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Ecco il thesor de i paterni guadagni
Ecco la imago de l'huom venerato,
Ecco la destra de i suoi fatti magni
Guidobaldo dico io Giovane ornato
Di cio che i buoni bramano in colui,
Ch'è per regniare, e per dar legge nato.
Rimir il par, se vol veder altrui
Del suo pio Genitor le virtu conte
Ringiovanite, e ridondare in lui.
Però vi inchinera l'Appenin Monte
Quasi à suo Dio terren verace, è caro
La superba ventosa horrida fronte.
Intanto à Cesar sempre Augusto chiaro
Bascia il pie l'Aretin servo suo buono.
Di Venetia alma al mezzo di Genaro.
Ne l'anno Mille Trentesimo Nono.
FINE.
Stampato in Roma in Campo de fiore
per Antonio Blado nel
Anno 1539.