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Ma non la intende così la vecchia megera proprietaria del nero e umido androne: — 0, mi paghi, o non ti lascio andar via! — Il più delle volte, il nostro povero Eroe lascia, in eredità, alla megera, un cassone .., vuoto!

E, solo con questo nobile mezzo, se la svigna!

Ed eccolo, o in vagone di 3° classe (3°, perchè manca, per gli umani, la 4°); o in un carro trascinato da buoi; o pedihus calcantihus., vero soldato del dovere, raggiungere il capocomico — principe de’ guitti — che si è già recato nel paesello, o nella cittaduzza vicina.

La sera si va in iscena!... Il misero, che il lungo, polveroso viaggio ha esausto, ha una preoccupazione sola: quella di rifocillar lo stomaco, aimè, guasto da’ soverchi digiuni!

Recitare — va bene! — ma mangiare, prima!

A mali estremi, rimedj estremi!

Solo, o seguito dagli aifamati e macilenti compagni, il nostro guitto fa il solenne suo ingresso nel primo ristoratore nella prima taverna, nella prima cantina, che gli vien fatto di scorgere.

Siede alla prima tavola imbandita, abbia o non abbia essa la candida tovaglia; e ordina!