Pagina:Issel - Viaggio nel Mar Rosso e tra i Bogos, Milano, Treves, 1876.djvu/46

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viaggio nel mar rosso e tra i bogos.

nemici degli stranieri. Ma il governo britannico, mercè il senso pratico e la perseverante energia che lo distingue, seppe trionfare degli ostacoli che gli opponeva la natura, come di quelli dipendenti dall’uomo, ond’è che, in 30 anni, Aden diventò, tra le sue mani, un centro importante di popolazione, un cospicuo emporio commerciale, una stazione marittima e militare che non ha rivali nel Mar Rosso.

La popolazione della colonia è al presente di circa 40,000 abitanti, di cui più di 30,000 spettano alla sola città di Aden. Quanto all’importanza del suo porto, basti dire che prima dell’apertura del bosforo egiziano vi entravano regolarmente 38 piroscafi al mese, senza tener conto degli altri legni che vi arrivavano eventualmente, ed ora gli approdi sono cresciuti, a dir poco, della metà.

Un tal risultato non è solamente dovuto ai potenti mezzi materiali applicati allo sviluppo ed all’incremento della colonia, ma è conseguenza altresì di un abile indirizzo politico e di una oculata amministrazione, da cui dovrebbero prendere modello tutte le nazioni europee che si prefiggono un consimile scopo. Non ignoravano gli Inglesi, che Aden, a cagione del suo clima e per la natura tutta speciale del suo commercio, assai poco avrebbe potuto avvantaggiarsi dell’elemento europeo, il quale affluisce soltanto nelle colonie in cui la fecondità del suolo e la ricchezza dei prodotti promettono, senza grandi fatiche, rapidi e cospicui guadagni. Pertanto, si studiarono di attirarvi gli abitanti dei paesi vicini, cui le condizioni fisiche della località si confanno assai meglio, e riuscirono perfettamente nell’intento. Infatti sotto la provvida tutela delle leggi britanniche, Africani, Arabi, Indiani d’ogni ceto e d’ogni religione, liberi nelle loro credenze e nell’esercizio dei proprii culti, protetti efficacemente nella persona e negli averi, favoriti nei traffici e nelle industrie, hanno trovato colà una seconda patria, alla cui prosperità tutti più o meno contribuiscono, secondo le proprie forze.

La promiscuità dei tipi, la varietà degli abbigliamenti presenta in Aden uno spettacolo assai strano agli occhi d’un viaggiatore novizio. Sugli scali destinati allo scarico delle merci e ai depositi di carbone, s’offrono primi alla vista Arabi indigeni, che hanno obliati gli antichi rancori e si sono assoggettati alla nuova signoria. Il loro corpo macilento ed abbronzito, è coperto