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48 viaggio nel mar rosso e tra i bogos.

lucci 1. «All’uno (ch’ei chiama europeo) appartengono quelli che hanno fattezze nostrane, e rassomigliano a’ Beduini d’Arabia; hanno ovale la forma del volto, profilato il naso, la bocca mezzana con labbra moderatamente grosse e non rovesciate, gli occhi neri, i capelli un po’ ricciuti, la statura mezzana. In questa classe si contano gli abitatori delle alte montagne di Samen e dei piani che circondano il lago Tzana, gli Agavi, i Bilen, gli Avavi, gli Uarasi, i Camti e le popolazioni littorane intorno a Mussava (Massaua) che appellansi Saho, e sono sparse in parecchie tribù, la più grande delle quali, detta Aasaorta, si reputa discesa da un lione.

«Le donne di questa classe son belle, piene di grazia e di delicatezza. Un volto regolare e dolcemente malinconico, occhi grandi, un naso profilato, denti di bianchezza senza pari, un corpo ben proporzionato, un taglio di vita svelto e garbato, un andar facile, nobile ed elegante ha valuto ad esse una riputazione di bellezza ben meritata, onde sono ricercate in Egitto da’ Turchi che le fanno educare con molta cura negli harem.

«Il secondo tipo, che Rüppel chiama etiopico, si avvicina molto ai Copti, e si distingue principalmente pel naso men profilato e un po’ piatto in tutta la sua lunghezza, le labbra grosse, i capelli neri, folti e si crespi che si tengono ritti sulla testa. A questo tipo appartengono i nativi della provincia di Hamasen e di altri cantoni vicini alle provincie settentrionali dell’Abissinia.»

Gli Abissini di bassa condizione sono solamente coperti da un paio di brache a guaina o da un semplice pezzo di tela. Quelli di grado più elevato, i capi, i doviziosi da me veduti, portavano inoltre una camicia e s’avviluppavano con maestà in un manto bianco, talvolta ornato di striscie scarlatte alle vivagne. Quanto ai Massauini ed agli abitanti dell’adiacente littorale, non hanno caratteri proprii, ma partecipano degli Arabi e degli Etiopi. Essi sono abbigliati il più delle volte alla foggia araba, e presso i facoltosi un bianco turbante ed una tunica finissima e candida formano i capi principali del loro vestiario.

Inoltriamoci ora nelle vicine stradicciuole, ove si tiene il mercato dei commestibili, e vi osserveremo una scena del pari ani-

  1. Nicolucci, Delle razze umane, vol I, pag. 283.