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60 viaggio nel mar rosso e tra i bogos.

zione bellissimi esemplari di pesci, prima che, mutilati o guasti, fossero spediti al mercato. Così mi procacciai i volgari Scolopsis, i vaghi Cheilinus, ornati di eleganti screziature colorate, lo strano Holacanthus giallo e nero, i grandi Serranus, dalla pelle maculata, il bizzarro Platax, l’anomalo Chaelodon, la Belone luccicante, il rostrato Hemiramphus, gli aurati Apogon, e ben molti ancora che faranno in breve bella mostra di sè nelle vetrine del nuovo Museo Civico di Genova.

Molti ittiologi hanno contribuito a far conoscere i pesci del Mar Rosso e più di tutti Rüppell, colla descrizione di quelli raccolti durante i suoi viaggi. Il lavoro più completo in proposito è però una monografia presentata l’anno scorso alla Società Zoologico-botanica di Vienna dal dottore Klunsinger, il quale dimorò cinque anni a Kosseir e vi raccolse grandi materiali di studio, tra i quali circa 400 specie di pesci. L’autore reca in questa memoria un catalogo di tutti i pesci conosciuti dell’Eritreo, col corredo di buone note sui costumi e sul modo di vivere di molti fra essi; descrive poi parecchie nuove forme e rettifica la nomenclatura di non poche altre 1.

Il 29 aprile feci in compagnia del signor Munzinger una escursione a Desset, nel Samhar, collo scopo di visitare certi antichi tumuli sepolcrali denominati kubbat es salatin, vale a dire tombe dei re. Partiti di buon’ora da Massaua, trovammo a Ras Gerara due buone cavalcature, un mulo ed un cavallo, che in meno d’un’ora ci condussero a Moncullo 2; e qui il console mi invitò a smontare, per rinfrescarmi, nella sua villeggiatura. Questa, che è una delle più piacevoli residenze del paese, consiste in un casino, con ampia veranda, contesto di tronchi d’albero, fasci di paglia e stuoie. Intorno alla abitazione verdeggia un giardino, quasi incolto, cinto di siepi, in cui pasce liberamente un piccolo elefante domestico, docile come un agnello.

Moncullo, di cui tanti viaggiatori antichi e moderni hanno fatta menzione, è un grosso villaggio formato di più centinaia

  1. C. B. Klunsinger, Synopsis der Fische des Rothen Meeres, Verhandlungen der K. K. zool. hot. Gesellschaft, vol. XX, pag. 669.
  2. Nella pronunzia di questo nome gli indigeni abbreviano alquanto la prima sillaba; tuttavia non mi pare che in italiano si possa esprimere diversamente. Munzinger lo scrive M’cullu, Lejean Moncoullo, Sapeto Emkullu, Halevy Emhoullou, Blanford Mahullu.