Pagina:Kulmann - Saggi poetici.djvu/224

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Tu colle Muse lieta
     Vaga danza incominci,
     Della lira fraterna
     28All’armonioso suon.

Dalle cime celesti
     Te vagheggia Latona,
     E gli occhi dalla prole
     32Rimuovere non può.

Si festeggia il tuo nome
     Oggi di là del bosco,
     O siaci tu propizia
     36Nel lungo traversar!


L’USIGNUOLO ALLA ROSA

Mentre fiammeggia l’astro,
     Sonno pietoso i lumi
     Chiudemi, acciò non vegga
     4Dell’uom l’atrocità.

Ma se splendido sorge
     L’almo Sole notturno,
     Svegliomi ed abbellisco
     8Tuoi sogni col cantar.

Al cantar mio schiudesti
     I tuoi tesori, o rosa,
     E nel dischiuso calice
     12Svelasti tua beltà.

Sin che tu vivi, o rosa,
     I miei canti, cui meta
     Sola tu sei, idol mio,
     16Risuonano per te.

Ma, qual alato serpe,
     Veggio lo struggitore
     Tempo con ratto passo
     20Che viene da lontan.

Per difenderti, è vano
     Ogni mio sforzo, e fuggo
     Ad altro suol, piangendo
     24Mio ben, che più non è.