Pagina:La vergine di Usda.djvu/47

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Leva il viso di terra... e il viso scontra
Della fanciulla che mal certa aprendo
Gli occhi, a seder si dirizzava: Ersilia!
560Oh! oh Ubaldo!... e le due bocche tosto
Si maritaro strettamente, entrambe
Avide risuggendo etereo dolce.
A quel baciarse, sacerdote il cielo,
Le anime s’ammogliavan sulle labbra,
565Sentiansi immense, e per entro alla piena
Credean natar de’ matrimoni eterni.
Non eran due, non l’uomo, non la donna
Eran parventi; da quel gruppo santo
Esciva intera dei destini umani
570L’idea primaja, il cantico d’amore!
Che momento fu quello! intelligenza
Non v’ha che tanto si misuri cielo!
Tra le parole precordiali, emersa