Pagina:Le dicerie sacre.djvu/331

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La Mysic* nelgalfbdi Lepanto prcffo all’ Ifole Echinadi, à co que'flebtli.e lamenteuoli vlulati,che facc- uino l'aria d’ogn’inrorno con pierofa , & hor- nbil voce rifonare. Panmagnus interi]t. Ma ò con quanto vantaggio di dolore,e d’horrore_» ♦tngono hoggi quegli fteflì lamenti à verifi-* Carli nella turba delle creature dell’ Vniuerfo, lequali tutte allo fpirare diquefto Pan immortale fi rifenrono, e fanno pubi icadimo(tra»io- ne di condoglienza. Se il fiiglio del Ri Crefo, ancorché mutolo veggendo contro il padrej quel foldato armato ìtringer la fpada , fopra* fatto dalla violenza del timore, e del dolore, fecs tanto impeto alla natura.e pofe nello sforzo tanta efficacia, che in virtù di quel dominio, «he l'anima hà fopra il corpo , gli organi corporali incontanente alla forte dccecminationej ■ialla volontà vbbidirono, onde fciolto all’im- protiifo lo fcilinguagnolo, e rotte le legature della faueila , diftinfe le voci, Se articolò 1 e_» parole gridando,che non l’Tccideffe. Cani ni Rtgcm occidui ; Ahi come poteua ftar falda la Natura,figliuola di quefto gran Creatorejmen- tre con sì fiero, edolotofo feempio vedeua i Ci uJei incrudelire contro colui, che le diede.» relTere,e’l viuere ? Qual marauiglia.che quantunque priua di lingua , fi conturbi, e cornino* oa, e co’fafiì, e co’monumeriti, e co’terremoti, col Sole, e con la Luna, quafi contante tacite note, anzi con tante feroci iimettiuc, efda- mi in fuo linguaggio altamente contro iper- otrfi vccifon ? Ma che? Tutti fono di quefta Mufica diliin* effetti marauigfiofi, dalla cui iolcezza (non, ch’alito) Je tenebre iftefle fono sopra naturalmente rapire,Onde quii che già di