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e prime monete di venezia 29

essere il ventesimosesto, nè contando dall’817, in cui Lotario fu associato all’impero dal padre, nè dall’823 quando fu incoronato; di più Lotario non avrebbe potuto sanzionare questo trattato senza il concorso od almeno la menzione di Lodovico il Pio suo padre e collega. Inoltre, afferma S. Quintino, Lotario nel febbraio di quell’anno era in Germania nella Turingia, e non venne in Italia se non dopo la morte del padre1.

La seconda osservazione del S. Quintino si è, cbe al doge non conveniva il titolo di gloriosissimo nel tempo stesso ch’egli supplicante implorava il favore degli imperatori, e ciò è tanto più giusto in un’epoca in cui non si faceva abuso di titoli, ed allo stesso imperatore non si dava altra onorevole qualifica che quella di augusto2. D’altronde questo titolo di «gloriosissimo» non fu mai adoperato dai Veneziani nè in epoche più antiche nè in quelle più recenti: io inclinerei a credere che sia piuttosto un nuovo errore del copista, il quale abbia sostituito con quel titolo, o il nome di battesimo del doge che si trova nel diploma di Berengario, o meglio ancora quello di provinciarum dux che esiste in quello di Ottone, e che probabilmente era guasto ed indecifrabile nell’originale. È da avvertirsi anche che Pietro Tradonico, doge di Venezia nell’840, s’intitolava sempre dux et spatarius, e che in tal modo viene nominato nei trattati genuini ed incontrastati; per cui è probabile che il doge nominato nel trattato in questione sia uno dei tanti Pietri che coprirono il soglio ducale, ma non Pietro Tradonico.

La terza osservazione poi, per me più importante, sta nel fatto che si parla del documento sospetto di soldi mancosi e di lira veneziana3. Ora i soldi mancosi non sono nominati prima del secolo decimo, e quanto a lire veneziane nessun documento ne fa parola prima del trattato di Berengario ove esiste lo stesso paragrafo; ma il contributo dovuto da Venezia all’impero, viene stabilito in denari pavesi: solo in quello di Ottone II dell’anno 983 anche la contribuzione è fissata in denari

  1. S. Quintino, opera citata, pag. 29 e 30.
  2. S. Quintino, opera citata pag. 31.
  3. S. Quintino, opera citata pag. 30 e 31.