Pagina:Le opere di Galileo Galilei VI.djvu/334

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del solido, ma il solido più di cento milioni di volte maggior di lei. Signor Sarsi, non vi lasciate persuadere simili chimere, né anco la general proposizione che ’l contenente sia maggior del contenuto, quando bene ambedue si prendessero di quantità comparabili fra di loro; altrimenti bisognerà che voi crediate che, d’una balla di lana, il guscio o invoglio sia maggior della lana che vi è dentro, perché questa è contenuta e quello è il contenente; e perché sono della medesima materia, bisognerà anco che il sacco pesi più, essendo maggiore. Io fortemente dubito che voi abbiate preso con qualche equivocazione un pronunciato che è verissimo quando vien preso al suo diritto senso, il qual è che il contenente è maggior del contenuto, tutta volta che per contenente si prenda il contenente col contenuto insieme: e così un quadrato descritto intorno a un cerchio è maggior di esso cerchio, pigliando tutto il quadrato; ma se voi vorrete prender solo quello che avanza del quadrato, detrattone il cerchio, questo non è altrimenti maggiore, ma minore assai d’esso cerchio, ancor ch’ei lo circondi e racchiuda. Aimè, e non m’accorgo del fuggir dell’ore? e vo logorando il mio tempo intorno a queste puerizie? Orsù, contro a tutte l’esperienze del Sarsi potrà V. S. Illustrissima fare accommodare il catino convertibile sopra il suo asse; e per certificarsi quello che segua dell’aria contenutavi dentro, mentre quello velocemente va in giro, pigli due candelette accese, ed una n’attacchi dentro all’istesso vaso, un dito o due lontana dalla superficie, e l’altra ritenga in mano pur dentro al vaso, in simil lontananza dalla medesima superficie; faccia poi con velocità girar il vaso: ché se in alcun tempo l’aria anderà parimente con quello in volta, senza alcun dubbio, movendosi il vaso l’aria contenuta e la candeletta attaccata, tutto colla medesima velocità, la fiammella d’essa candela non si piegherà punto, ma resterà come se il tutto fusse fermo (ché così a punto avviene quando un corre con una lanterna, entrovi racchiuso un lume acceso, il quale non si spegne, né pur si piega, avvenga che l’aria ambiente va con la medesima prestezza; il qual effetto anco più apertamente si vede nella nave che velocissimamente camini, nella quale i lumi posti sotto coverta non fanno movimento alcuno, ma restano nel medesimo stato che quando il navilio sta fermo); ma l’altra candeletta ferma darà segno della circolazion dell’aria, che ferendo in lei la farà piegare: ma se l’evento sarà al