Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/646

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638 esercitazioni filosofiche


cioè del lume del Sole reflesso, e ’l moto non fa altro che la variazione de gli aspetti, la quale segue nel modo medesimo facendo mover la Terra e star fermo il Sole, che si faccia per l’opposito; ed è ragione che se la Luna opera nella Terra col lume, coll’istesso operi ella nella Luna.

20. Aggiungete di più, coll’occasione del discorso, la Luna esser durissima dall’inegualità delle sue parti: che se fusse flussibile, sarebbono tutte eguali, come accade dell’acqua; ed all’opposito, sono ineguali i monti ed i colli per la durezza loro.

21. Confermate, il lume debile nella parte non illuminata dal Sole provenir dalla Terra, con una osservazione: cioè, che avanti la congiunzione due o tre giorni ella si vede, prima dell’alba, in oriente più chiara che la sera in occidente; il che avviene che l’emisferio terrestre s’oppone alla Luna orientale, che ha poco mare ed assaissima terra, avendo tutta l’Asia; ed in occidente risguarda grandissimi mari, cioè tutto l’Oceano Atlantico sino all’Americhe: argomento assai probabile del mostrarsi meno splendida la superficie dell’acqua che quella della terra. Da queste, o altre diverse o pur simili, condizioni può la Luna apparir in alcune parti più chiara, in altre meno. Già l’acqua o l’umido si mostra più oscuro che il secco over arido, eccetto in una parte sola, da cui riflette a pieno il lume infusogli. Il piano anco si mostra più oscuro che l’erto, onde le macchie della Luna sono pianure, l’illuminate erti montuosi, merlati, anfrattuosi, ineguali. Non sapete però se questa pura inegualità sia per sé sola bastante a far questa oscurità; credete più tosto di no.

22. Stimate la Luna differentissima dalla Terra: perchè se bene v’imaginate che quei paesi non siano oziosi morti, non affirmate però che vi siano movimenti e vita, e molto meno che vi si generino piante, animali, altre cose simili alle nostre; ma se pur vi fussero, sariano diversissime e remote da ogni nostra imaginazione, perchè credete che il globo lunare non sia di terra e di acqua, e questo solo basti a tor via le generazioni e corruzzioni simili alle nostre.

23. E posto che vi fusse acqua e terra, ad ogni modo non vi nascerebbono animali simili alli nostri, nè piante od altro, per due ragioni principali. La prima, che alle nostre generazioni sono necessarii gli aspetti variabili del Sole, e questi sono diversi nella Terra e nella Luna, per la diversità di moti e per la inegualità della distanza del Sole: già che dalla massima alla minima altezza del Sole alla Terra vi corre circa quaranta sette gradi di differenza, cioè quanta è la distanza dall’uno all’altro tropico, e nella Luna non importa altro che gradi diece poco più, che tanto importano le massime latitudini del dragone di qua e di là dall’eclittica; onde nella zona torrida, quando durasse quindeci giorni il Sole a ferir la Luna con i suoi raggi, considerisi, per la vicinità, quali azzioni vi si farebbono.

24. Secondariamente, che nella Luna non sono pioggie, perchè le nugole ci