Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/104

Da Wikisource.

DISSERTAZIONI FISICHE ramente provato dai varj errori dei corpi celesti, che dagli astronomi ci vengono indicati poiché secondo la diversa posi¬ zione, e la maggiore, o minor distanza dei pianeti in rispetto al sole, e scambievolmente a se \2^\ medesimi l’attrazione tra tutti i corpi celesti agisce con maggiore, o minor forza, e da ciò na¬ scono le inegualità de’ loro moti. Io lascio a’ miei awersarj la li¬ bertà di decidere se per mezzo di questa raziocinazione venga¬ no regolarmente, ed evidentemente spiegati i fenomeni de’ corpi celesti, e se debbasi ammettere come loro legittima causa la forza d’attrazione. Nè mai però awenir potrà che per mezzo di questa forza in una sola massa tutti si uniscano i corpi celesti venendo in tal modo a formare una rozza mole infinita, poiché essendo certo, che alcun orbe curvilineo non può da alcun cor¬ po esser descritto che per mezzo della composizion di due for¬ ze cioè, in questo caso centripeta, e tangenziale vien da quest’ulti¬ ma impedito l’accennato inconveniente. Essendo poi dimo¬ strato che gli astri risplendono per propria luce, e sono per con¬ seguenza eguali in tutto al globo solare può senza alcun dub¬ bio ammettersi che intorno ad essi si aggirino altri primarj pia¬ neti stando le stelle immobili [24! nel proprio centro, e spiegan¬ do