Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/105

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DISSERTAZIONE SOPRA L’ATTRAZIONE dosi in tal modo la cagione del rimaner queste stabili sempre, e fìsse nel luogo a lor destinato senza soffrire in alcun modo la forza dell’attrazione degli altri corpi celesti oltredichè essi so¬ no tra loro sì distanti che l’accennata forza non può sopra loro in alcun modo operare. Inoltre non solo nei corpi celesti si scorgono tuttogiorno le chiarissime prove della forza attraente ma ancora nei corpi terrestri si appalesa talvolta in modo a cia¬ scuno evidente poiché il dottissimo Bouguer degnissimo Acca¬ demico Parigino, il quale con altri valorosi compagni imprese il viaggio sopra modo diffìcile alle ultime estremità del globo terraqueo per definirne la figura, vide, che il pendolo da lui ap¬ peso nel Perù vicino al monte altissimo detto Chimboraco allon- tanavasi dalla vertical direzione minuti secondi 7.1./2. ciò che egli attribuir non seppe nè può infatti in alcun modo attribuir¬ si, che alla evidentissima I251 attrazione del monte. Sussiste adunque questa attrazione poiché senza di essa non potrebbonsi in alcun modo spiegare gli enunciati fenomeni, e sussiste in conseguenza il celeberrimo sistema del sublime Fi¬ losofo Newton. Liberi adunque dalle opposizioni, che obbjettar si possono alla verità del predetto sistema, e sgombra la via dal¬ le importune molestie degli awersarj passiamo a ragionar fi¬ nalmente delle proprietà, delle leggi, e delle diverse specie di attrazione, che nel prelodato sistema vengon proposte, e dimo¬ strate con i più chiari argomenti. 131