Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/1077

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mente a Madama e al Sig. Luigi, al quale scriverò quando avrò la mente un poco più riposata. I miei saluti anche a Compa- gnoni, e al P.r Martini. Ella mi ami, e mi creda con tutto il possibile affetto riconoscenza e desiderio di servirla

Suo cordialissimo servo ed amico vero
Giacomo Leopardi

Se non l’è di troppa noia, ardirei pregarla di far cercare alla posta adesso, e in seguito poi p[er] altri due o tre ordinari, se vi sieno lettere per me, e se ve ne sono, spedirmele, intendendo sempre che io farò tenere qui al Sig. Moratti per di Lei conto il prezzo della riscossione.

740. Di Carlo e Paolina Leopardi.
Recanati, 6 Ottobre 1825.

Caro Buccio, Chi m’avesse detto pochi mesi fa che sarei stato qual- che settimana senza sapere dove ti trovavi, se a Milano o a Bologna, avrebbe detto cosa non credibile, perchè troppo desiderata, non vera- mente per mio piacere, ma per tuo vantaggio. Nel sentir poi che non ti mancano, e non ti mancheranno mezzi per soggiornare in buone città, avrei voglia di provarti che sei ingrato colla fortuna, mostrandoti, come fai, poco contento. Ma non ne faccio niente, perchè so qual premura dispettosa sia questa, onde si legge ne’ miei pensieri non so a qual carta: Il dire di uomo: «Voi siete felice», è sempre una cosa odiosa, perchè è certo che va contro la sua opinione. Ti dirò bensì che io penso, che quando la facoltà di sentire si va per l’esperienza diminuendo, e si riduce quasi al solo soffrire, dobbiamo prendere per guida dei nostri passi la ragione, quantunque una volta tanto odiata, e un uomo deve essere contento quando può provare da sè stesso che il suo stato è buono, quantunque non ne senta alcun godimento. Quanto poi a que- sto godimento, di cui la razza è perduta nel mondo civilizzato, io penso che si debba la sua morte, e la nascita della noia, mostro orribile, al vivere moderno antinaturale che ora tiene la società, senza azione, senza mèta, senza educazione fisica, senza sviluppo di passioni gigantesche,