va il suo lavoro sul Petrarca? Mio padre prima di por mano all’im-
presa dei Moralisti intende pubblicare il Canzoniere. Ella non ne fa
parola. Non l’avrà certo trasandato. - In proposito dei Moralisti,
l’Ambrosoli encomiò assai il di lei divisamento; e come egli ha inten-
zione di tradurre tutte le Opere di Platone, bramerebbe ch’ella gli per-
mettesse d’inserirne un saggio nella sua Raccolta, e che anzi Ella stessa
gli suggerisse qual cosa di Platone a tal uopo debba tradurre: sempre
che da ciò Ella non sia punto aliena. - Mio padre sta attendendo di
ritorno le prove del Martirio de’ SS. Padri. Gli dispiacque che il Mar-
cheselli le abbia fatto pagare il porto de’ libri mandatile, benché avver-
tito di doverli a lei consegnare franchi d’ogni spesa: vi porrà rimedio.
Credo che non mi resti altro a dirle, se non che a rinnovarle le sincere
espressioni della stima affettuosa che nutro per lei: con che, auguran-
dole ogni bene, cordialmente la riverisco.
Servitor suo obbligatissimo
ed amico di cuore
Luigi Stella.
P. S. Tutti le contraccambiano i saluti, ed io in particolare che l’amo
più di tutti e che anche per ciò desidero sentire come va la sua salute.
Vedrò assai volentieri, quando l’avrà allestito, il manifesto per la Col-
lezione dei Moralisti greci, de’ quali m’occuperò tosto dopo il Petrarca.
Non tarderò a incomodarla colle prove di stampa del Cicerone; e l’ab-
braccio di cuore.
Il suo cordialiss. am.
Ant. Fort. Stella
Altro P. S. Col mezzo del Marcheselli riceverà il Dalie-Celle che
vale L. 2 itali, e il Perticali confutato,1 che mio padre la prega d’ag-
gradire.
Roma li 22 Novembre 1825. |
Carissimo Signor Conte
Il contenuto della Sua pregiatissima lettera dei 16 corr. m’ha pro-
fondamente afflitto, perche [sic] ne vedo che la Sua salute ha sofferto