Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/1128

Da Wikisource.

assai, e che è minacciata di un male ostinato. Ella crede che la ragione di tale malattia sia stato il viaggio di Milano: Le confesso che secondo quello che il Sig.r Marchese Antici m’ha detto diverse volte sullo stato della Sua salute, la crederei piuttosto conseguenza di troppa applica- zione agli studj ed in genere mancanza di movimento regolare. La mia consolazione è che Bologna è celebre per i suoi buoni medici: Ella m’ha detto di più che ci ha degli amici che non La lascieranno sola se è obbli- gata di stare al letto, lontano dalla di Lei famiglia, e forse inabile ad occuparsi di altro che di pensieri malinconici, che sogliono essere com- pagni di mali di tal natura. Intanto qui l’affare si è quasi deciso. Il Cardinal Camerlengo ha positivamente promesso al Segretario di Stato, di conferirgli la Segret. dell’Accad. di Bologna. Così mi disse S. Emza Venerdì passato. Riguardo alla Cattedra ci vedo difficoltà, e superate queste, una mise- rabile retribuzione pecuniaria. Venerdì saprò se il Card. Galeffi ha già dato la sua promessa in iscritto:1 in tale caso Le scriverò Domenica. Io considero la cosa come certa. Mi duole di non vederla qui stabilita: mà sono persuaso che la Cattedra non era da desiderarsi. Se Ella mi conserva i sentimenti di amicizia che mi esprime, e che a me sono preziosi e lo saranno sempre, mi tratti pure da amico, e non parli di riconoscenza, ma piuttosto mi dia il segno di amicizia di disporre di me e di quanto a Bologna ho messo a Sua disposizione. Non si abbandoni mai a pensieri di malinconia, e conservi la sua salute. Con vero amore

Suo sincero amico e servo
Bunsen
777. A Monaldo, Carlo e Paolina Leopardi.
Bologna 23 Novembre 1825

Amatissimo Signor Padre. Ricevetti, benché molto ritardata al solito, la sua carissima in data dei 29 Ottobre, alla quale rispondo. Le sue osservazioni circa la Cattedra di Roma sono, come ogni sua cosa, giustis- sime e amorosissime. Le dico con verità che io non mi curo molto