Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/1175

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di Cicerone, era rimasto così malcontento del suo lavoro, che desiderava essere sciolto dall’impegno contratto. La edizione del Papà non perde perciò gran cosa, avendo già gli Uffici del Facciolati. - La Badia di Farfa, di cui il Papà mi domanda, è in Sabina, non molto distante da Roma, celebre per un archi- vio molto antico, e una Biblioteca di manoscritti una volta assai ricca. Ora son ridotti l’uno e l’altra a poca cosa. - La lettera sopra il Giordani2 mi par che abbia alcune buone parti, come una certa disinvoltura e franchezza di stile, un certo che di pic- cante ec. Fla molta ragione in quello che dice della scarsezza e brevità degli scritti di Giordani, e della sua pigrizia allo scri- vere. Le critiche sullo stile e la lingua della lettera al Capponi, dimostrano una profonda ignoranza di lingua e di stile. Vengo ora alla sua ultima, 7. Gennaio. Schiettamente le dico che il partito preso di relegare le Note appiè del volume, mi par bensì comodissimo per gli Editori, cosa che s’intende alla bella prima, ma non così pei lettori, nè pel buon esito e spaccio dell’edizione, massime oltremonti. Ma in ciò mi rimetto a chi più sa. - Le spedisco sotto fascia le pagine, sulle quali ho cre- duto di fare qualche osservazioncella, che ho scritto a tergo delle medesime. - Le noterelle sulla versione del Cesari sono quasi tutte giuste. Ma, come Ella ben dice, non è necessario nè sarebbe anche possibile agli editori il farsi carico della lingua e dello stile delle traduzioni, cose la cui responsabilità e cura dee tutta cadere sui traduttori. L’ultima però delle noterelle segnate coll’asteri- sco, merita assolutamente di essere osservata, perchè quivi il Cesari sbaglia il significato del latino. - La traduzione mano- scritta offre molte cose lodevoli, ma non senza molte scorre- zioni relative alla intelligenza del testo. Desidero però che que- sto mio parere che io esprimo solo per servirla, resti occulto al valente autore della medesima, che io non conosco, ma mi pare uomo di abilità. - I miei complimenti e cordiali saluti al Papà e a tutti i suoi. E con tutto cuore, pregandola a volermi bene, mi ripeto

Suo Dmo sre ed amico cordialissimo.
Giacomo Leopardi