Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/1184

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in presenza, come faccio ora col cuore, chiedendole la sua bene- dizione e ripetendomi con tutta la tenerezza possibile Suo affet- tuosiss. figlio Giacomo

826. Ad Antonio Fortunato Stella.
Bologna 25 Gennajo 1826.

Pregmo Signore ed Amico Alla gentilis. sua 18 del corrente. Le accludo le Varianti Lago- marsiniane p[er] l’Ab. Bentivoglio, venutemi finalmente da Roma. Desidero che riescano a proposito. Sento con sommo dispiacere il ritardo delle prove Ciceroniane. Abbiamo verifi- cato con certezza che le stampe che vanno per le poste1 non sono qui soggette a niuna censura. L’intoppo non può essere che nella negligenza delle poste, della quale, e a Milano e qui, io ho avute ed ho infinite esperienze per me medesimo. Non mancherò di cercare col Sig. Moratti se si possa porre qualche riparo a questa diavoleria. - Le rendo infinite grazie delle stampe del Martirio, che Ella graziosamente mi dona, e che mi saranno molto care. - Consegnerò, come Ella mi dice, al Sig. Moratti, il ms. del secondo volumetto del Petrarca, ben rive- duto. Ella mi dice obbligantemente che desidera aver delle cose mie in abbondanza. Venendo la buona stagione spero di poterla in qualche parte soddisfare. Ora i freddi eccessivi e la mia malat- tia ostinatissima che mi tormentano, mi obbligano spesso al letto, e mi rendono stranamente penoso il tavolino, e mi fanno più pigro che io non vorrei. Al più presto possibile consegnerò al Sig. Moratti il ms. dell’Epitteto (opera alla quale ho un affetto particolare) con prefazione e giunte, e in una lettera annessa le spiegherò distintamente l’uso che io bramerei che Ella ne facesse, se tale sarà il suo piacere. - Non ho mai udito nomi- nare qui il Sig. Felletti, che certo debb’essere una persona molto oscura. Sinceramente parlando, io vorrei piuttosto dare la tra-