838. |
Di Pier Lisandro Polidoros. |
|
[Ginevra 11. Febbro 1825. (ma 1826)] |
Stimtmo Sig.r Conte
Dice il proverbio, è meglio tardi che mai. Mi ritrovo in questa città
libera, e tutto andarebbe bene, ma il freddo è sì estremo, che mi ha
quasi assiderato, motivo per cui resto tuttora nell’inazione. Vedrò di
prendere qualche determinazione nella prossima Primavera, e in allora
ci risentiremo. L’Orizzonte è molto torbido, Iddio ci liberi da qual-
che turbine. Bramerei che Lei mi spedisse il gran Baullo, e l’altra cas-
settina alla direzione del Sig.r Alexandro Russier via di Parma in
Turino allo Spedizioniere sotto indicato; peraltro sarà necessario, che
Lei li faccia bollare costì, e così li avrò senz’altra visita. Tuttociò,
che Lei potrà spendere se lo facci sborsare da cotesto Spedizioniere,
il quale si rivalerà sopra l’indicato in Torino, e soprattutto gli racco-
mandi di non farli passare li Stati Austriaci. Non dubito, che Lei sarà
per favorirmi, e perciò gli anticipo li miei ringraziamenti.
Se Lei lo desidera, e se gli sarà permesso potrò spedirgli il giornale
le Constitutionnel, e potrà molto divertirsi. Potrò procurargli ancora
qualunque opera scientifica, se gli aggradisce.
Mi dia qualche notizia su la mia partenza, e Lei mi avvisi se gli
devo scrivere sù la posizione degli affari politici, e mi farò un dovere
di appagarla. Mi conservi la sua Padronanza, ed amicizia, e sono sem-
pre con tutta la stima
Suo Dmo, ed Oblmo Pier Lisandro Polidoros |
Ginevra n. Febbro 1825.
Lasci pure sopra il gran Baullo la marca P.L.P.
839. |
Di Monaldo Leopardi. |
|
Mio Caro Figlio.
Il nostro Fusello è stato costì, e ne è ritornato, ma lo stordito, con
mio grandissimo rincrescimento, non ha saputo trovarvi ancorché asse-