Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/1240

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Li 18 Aprile. Scrissi la precedente pagina nel giorno della sua data, e non volli chiudere la lett.a per attendere la vostra risposta a quella che v’inol- trai col mezzo di Testa.4 Ieri mi giunse e mi trovò nel 26° giorno della Rosalia, che ho la Dio mercè superata, ma che esigge un altro mese di austeri riguardi. Con me furono assaliti da quel rio malore (che qui è stato assai in corso) Giannetta, Matteo, e Vincenzino. Subito scrivete, ve ne prego, un biglietto al S.r Testa per dirgli da parte mia, che più non pensi a provvedermi il Macchiavelli. - Vedete il P.S. Se col ritorno del Melchiorri potete oltre le vostre nobilissime Can- zoni rimettermi ancora il vostro Epitteto, fatemene giungere due copie, essendo di mio diritto il passarne una a Bunsen in vostro nome. Farò ben volentieri con lui la parte, che mi commettete, e che stavo per suggerirvi circa la vostra nobile frode letteraria. Sarete certami rapito dalle serate di Maistre. Mi consola assai quanto mi dite dei tre cari miei Figli. Desidero di cuore che a tempo debito siano legati con voi in amicizia, come già lo sono in stretta parentela. I studi classici, che da essi si fanno potrebbero formare tra voi una conformità di gusti, ed il vostro lumi- noso esempio potrà servir loro di sprone. Ricevete i più affettuosi saluti di tutti, e specialmente di mia Moglie, che per essersi troppo afflitta della mia malattia (tanto nella mia età pericolosa) è in uno stato di visibile emaciazione. Lascio perchè scrivo con mano malferma, e perche [sic\ la mia dura convalescenza non vuò applicazione. Addio - Vi abbraccio, e mi ripeto il V. Aff. Zio Carlo Antici P. S. Meglio riflettendo vi dico, che se cod.a Ediz. di Macchiavelli è tale da non affaticare la vista, e contiene tutte le opere politiche, ed istoriche di quel sagace Autore, escluse le sozze comedie, e le insulse poesie, astenetevi dal biglietto di revoca.