Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/1307

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Dialogo potrebbe servir di norma alla Censura, per farsi un’i- dea complessa del sistema seguito nel libro. La prego caldamente ad eseguire il suo pensiero di comuni- care il ms. alla Censura privatamente, e a sapermene dare una risposta decisiva, dalla quale io conosca se il libro si potrà stam- pare a Milano o non si potrà. Saputa questa cosa con sicurezza, io sarò tranquillo, e in caso che non si possa stampar costì, risol- verò quello ch’io debba farne. Le rendo distinte grazie degli esemplari del Petrarca e del Saggio e dell’Appendice alla Proposta, ch’Ella mi destina. La prego a rendere duplicati i miei cordiali saluti alla sua amabile famiglia, e ad accettare la conferma dei teneri sentimenti coi quali, abbracciandola, sono e sarò sempre di tutto cuore

suo affettuosissimo amico
Giacomo Leopardi

Del Petrarca manoscritto spedirò tutta la seconda parte, ossia Rime in morte di Laura.

937. Di Carlo e Paolina Leopardi.
[Recanati] 19 Giugno 1826.

Buccio mio caro caro. La tua lettera dei 15 mi ha fatto un male grande, prima perchè mi duole assai che tu sei stato senza risposta, mentre io ti scrissi lungamente ordinar)' sono;1 e nello stato mio pre- sente di debolezza morale e fisica, in cui godo molti attributi della pazzia, è per me un’afflizione quello che per altri sarebbe un piccolo disgusto, l’aver discorso col vento. Poi mi è entrato in testa un diabo- lico sospetto che Mamma abbia aperta la mia lettera consegnatale da Paolina per francarla come al solito. Varj segni di turbam.0 in Mamma al sentire che tu non avevi ancora ricevuta la lettera, e il rifiuto osti- nato di asserirmi il contrario, fan credere tanto a Paolina che a me, che ella non avendo avuta notizia di ciò che conteneva l’ultima tua a me, si sia servita di questo mezzo per soddisfare la curiosità donne- sca, e l’imperiosità che è ormai divenuta in lei insopportabile. Se tu