Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/1358

Da Wikisource.
985. Ad Antonio Strozzi.
[Bologna 4 Settembre 1826.]

Pregiatissimo Signore La sua stimatissima dei 29 agosto ridonda di espressioni e di sentimenti più che gentili. Debbo ringraziarla, nel tempo stesso che affermo e protesto di non meritarli. Godo assai delle buone notizie del Cav. Puccini. Di qua a poco più di un mese io partirò da Bologna per Reca- nati, donde, se i miei non mi usano tali premure per ritenermi, che io non possa ricusare di compiacerli, fo conto di andare a passar l’inverno in Roma. In qualunque luogo, mi sarà gratis- simo il poterla servire dove io vaglia. E sono veramente desi- deroso di mostrarmi nel miglior modo che io sappia

Suo dmo obblmo servitore
Giacomo Leopardi

Bologna 4 Settembre 1826.

986. A Monaldo Leopardi.
Bologna 6 Settembre 1826

Carissimo Sig. Padre Ho ricevuta la cara sua de’ 26. L’affare della Modanese dei 50 m. zecchini, credo che in verità non sarebbe stato degl’im- possibilissimi. La sposa, del resto, senza esser bella, non è dispia- cevole. Ma non siamo più in tempo, perchè improvvisamente si è saputa qui la conclusione di un suo trattato di matrimonio con un Conte Marsigli di qui, ricchissimo, ma attempato e deforme. So poi che la dote non è in contanti, ma in terre, per- venute alla sposa per un’eredità; sicché è verisimile assai che la somma sia esagerata non poco, come è solito, per far numero tondo. Un mio amico si è voluto incaricare di far un tentativo