Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/1359

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colla Faentina, la quale oltre i 17 m. di dote, si dice che avrà dalla madre 3 m. scudi a titolo di dono: in tutto 20 m. scudi. Sentiremo la risposta. Aspetto poi delle notizie da Parma, da Reggio e da Milano, che dovrebbero venir presto. Dovetti, tempo fa, rimandare al Governatore il baule che egli mi avea prestato, sicché mi trovo adesso senza baule. Non so se costì sarà possibile di trovar modo per fare arrivar qua quello che io portai con me a Roma. Se la cosa fosse praticabile (e certo a Macerata o a Loreto si dovrebbero trovar mezzi facil- mente), la pregherei di spedirmelo, giacché il trasporto mi costerà meno assai che non costerebbe il comprar qui un baule a posta. La spedizione di quello del Governatore, il quale arrivò a Reca- nati prontamente, franco d’ogni spesa, non mi costò che 9 paoli. Se la cosa le dovesse portar troppo incomodo, Ella non ci pensi, ed io ripiegherò in altro modo. I miei teneri saluti a tutti; Spero che Paolina sarà rimessa pienamente del suo disturbo. La Mamma mi ha voluto fare un tacito rimprovero di negligenza, facendomi sapere la morte di D. Rodriguez. Veramente, non uscendo mai di giorno, per evi- tare il gran caldo, era un pezzo che io non vedeva nessuno a cui domandarne. Ella mi ami e mi benedica, e mi aspetti pre- sto, se a Dio piace.

Suo affino figlio
Giacomo
987. Di Antonio Fortunato Stella.
Milano 6 setti 1826

Signore ed amico amatiss. Ho una cosa che aveva in mente di dirle anche quando le scrissi la mia del dì 2. Ora per una lettera ricevuta ieri da Torino trovo neces- sario di farlo. In fine delle Rime del Petrarca mi pare che vi potesse star bene un discorsetto, lettera, od altro di Lei per far conoscere i pregi di que- sto gran poeta, ed anche il suo platonismo, se occorresse. Ella forse