Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/203

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tempeste. - Ma parmi che al savio convenga amare il suo luogo nativo; e parmi ch’ell’abbia cagioni di amare il suo Recanati. L’Al- fieri, da lei giustamente ammirato, veda che si pregiava di Asti: nè il Piemonte vale più del Piceno; nè Recanati meno di Asti. Io ho fatto per tutta l’Italia sperimento di grandi città e di piccole: e mi pare che l’uomo studioso possa vivere forse meglio nelle piccole che nelle grandi. La sua terra natale è posta in sito salubre ed ameno: ell’ha in casa tali comodi per gli studi, che più non potrebbe avere altrove. Ma in Reca- nati, appunto perchè non grande, ha una felicità della quale in Milano o in Venezia o in Roma o in Napoli sarebbe privo. Ella costì ha pochis- simi eguali e niun superiore di nobiltà e di ricchezza: così in Recanati ha un’autorità, una facoltà di far del bene grandissima. I signori in gran parte sono scostumati; e in maggior parte ignoranti e superbi. S’imagini dunque che nelle grandi città quasi tutti i suoi pari disprez- zino ciò ch’ella ama: s’imagini che vita farebbe VS. con loro. Ma costì coll’esempio, coll’autorità che le ricchezze e la nascita recan seco, ella può trarre dietro al suo esempio non pochi de’ nobili, può aiutare alcuno degl’inferiori; e in dieci anni può forse VS. conseguire la consolazione e la vera gloria di aver fatto un grandissimo bene, promovendo e pro- pagando i buoni studi: ciò che sarebbe farsi vero dittatore e principe, regnando coi benefizi e la virtù, al proprio paese. Laddove in un’am- pia città per non esser disturbata ella da’ suoi studi le converrebbe farsi romito. Consideri signor Contino mio; gli antichi nobili per amor di regnare stavano nelle loro Castella, e fuggivano le città. Nè noi lodiamo quella ferocia, e quel genere di ambizione. Ma un’ambizione savia e lodevole di far del bene, dovrebbe a un savio signore far amare più una piccola città che una metropoli. Ella mi dirà: in Recanati son pochi dotti. Oh cred’ella che ne siano molti nelle Capitali? Ell’ha un padre letteratissimo, e una libreria copiosa: ha dunque due cose che pur pochissimi hanno. - Ma vorrei consigli ed aiuti negli studi. Oh ell’ha già avuto (ella sa da chi, e ne ringrazi mille volte Iddio) quel che è più necessario e più difficile, il consiglio di mettersi nella via vera e buona. Ell’ha già avuto il tutto. Quel che rimane lo farà da se, nè potrebbe farlo se non da per se. Quando il Monti le dice che siano alcuni piccoli nei nelle sue composizioni, non se ne pigli cura più che della polve che le cade sui vestiti nuovi di panno fino, che una scosserella li rende puliti. La disgrazia è di coloro che hanno cenci indosso, e pannacci, e abiti d’arlecchino. Ell’ha i principii ottimissimi e classici: non ha da far altro che seguitare. Io non ho mai veduto cosa