Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/242

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migliori delle sue, che ragioni appena si possono dire. Ma p[er] esser sicuro della vittoria, vorrei stringere alleanza con Lei, e sapere le risposte che Ella certo avrà fatte tra se a quelle oppo- sizioni. E questo è insomma è [sic] il fine p[er] cui le scrivo, pregarla che mi voglia somministrare il modo di rispondere al Ciampi, benché io già in parte sia preparato a questa battaglia. Ma perchè pare che Ella rifiuti qualunque briga letteraria, io le prometto che tacerò, se le piace, il suo nome, e porrò, quando voglia, le sue ragioni come se fossero mie. La supplico, pregiatissimo e carissimo Signor mio, che mi perdoni questo fastidio, e mi serbi la sua benevolenza che m’è dolcissima, e avrò caro che questa serva se non altro a rinfre- scarle la memoria del c ~ a rr • ~ c~ buo Devmo e Allezionmo Sre G.L.

70. Di Pietro Giordani.
Milano 2 giugno [1817]

Mio carissimo Signor Contino. Alla sua dei 30. aprile risposi: e conse- gnai il mio Panegirico allo Stella, che mi dice di averglielo spedito. Per la posta le mando un mio libretto in difesa del Dionigi del Mai,1 impu- gnato dal Ciampi. Ella mi destò desiderio di sapere ciò ch’ella aveva notato nelle mie prose; e spero che la sua cortesia me ne compiacerà. Le raccomando sempre sempre la sua salute. Ricordi la mia servitù al Signor Conte suo padre; e mi tenga per suo affezionatissimo di cuore La prego a ricordarsi del Colombino.2 oinrdani

71. A Francesco Cassi.
Recanati 5. Maggio [ma giugno] 1817

Amico e Cugino Carissimo Tengo ben volentieri l’invito che mi fate di lasciar da parte le cerimonie parlando con voi, e però non vi domando scusa