Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/243

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dell’errore che ho preso con un giudizio troppo precipitato, non però calunnioso, come voi dite scambiando un poco i vocaboli, perchè oltre che il dir male di me non sarebbe stato pur pec- cato veniale, lo scherzare così urbanamente come si facea in quel- l’articolo, e con così poche parole, e sopra cosa da nulla non potea fare che persona del mondo se ne offendesse. Vi esporrò sinceramente le cagioni dell’error mio. Primieramente io non mi potea figurare che lo Spettatore non si trovasse, nè anco fosse noto in città bella e colta come la vostra, essendo noto p[er] tutta Italia da Torino a Napoli. L’articolo poi che v’ho citato (come pure un altro sulla stessa materia) era sottoscritto colle iniziali F.C. che sono anche le vostre. Ma questo argomento è nulla a petto a quello che io cavava da un altro articolo stam- pato nello stesso Giornale, in cui si dicea molto bene del Pri- gioniero apostolico del vostro Co. Perticari, e che appiedi avea appunto l’F.C. Vedete quale è stato il fondamento della mia falsa congettura la quale non crediate che sia stata d’altri che di me, perchè qui si parla sempre di miseria e poi di miseria, e di letteratura, pensate voi. Vi ripeto però che non ve ne domando scusa, perchè poi anch’io e con più ragione di voi me ne chiamo contento, avendomi data occasione di scrivervi la prima volta. Salutatemi, se vi piace, la vostra rispettabile fami- glia alla quale avrò caro che mi facciate conoscere di nome prima che di vista (se pure sarà mai che mi tocchi il bene di questa seconda conoscenza) e risalutatemi il Co. Perticari, al quale dite che non m’arrischio di scrivergli il primo, ma che.se egli non isdegnasse di farlo io corrisponderei a poter mio, certo con molto e sincero affetto. E se fate qualche nuovo viaggio per l’insù di Parnaso, lasciandovi sotto le radici alle quali mi vorreste dar bere, che vi siete impantanato non abbiate a noia di farmelo sapere. Credete che sono con tutto il cuore Vostro Affmo Amico e Cugino G.L.