Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/339

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che cosa. Eccetto ch’io non son buono a nulla, come avete veduto qualche volta p[er] esperienza. Io sono più che invogliatissimo dei libri che mi avete segnati. Ma quanto a me, credo che Beli- sario fosse più ricco (se però è vero quello che si racconta di lui, che non voglio che mi diate dell’ignorante)2 e circa a mio padre, io mi son fatto durissimo al domandare, e non mi ci so più risolvere a nessun patto. Le cose nostre vanno di male in peggio, e avendo provato di mandare a effetto quel disegno che avevamo formato insieme del modo di andare a Roma/ e proposto un espediente così facile che a volerci fingere una difficoltà non parea che fosse possibile, da quelli che avevamo pregato di parlarne a nostro padre, e che doveano avere più premura di giovarci, ed erano quegli stessi che voi ci consigliavate, ci siamo visti abbando- nati scherniti, trattati da ignoranti da pazzarelli da scellerati, e da nostro padre derisi tranquillamente come fanciulli, in maniera che persuasi finalmente che bisogna farla da disperati e confidare in noi soli solissimi al mondo, siamo oramai risoluti di vedere che cosa potremo. Vogliateci bene, o carissimo, e con- cedeteci quello che non costa punto, e tuttavia non l’abbiamo nè qui nè altrove, se non da voi, da anima nata; io dico la com- passione. Vi abbracciamo con tutto il cuore. Addio.

150. Di Pietro Giordani.
Piacenza 29. ottobre [18x8]

Miei carissimi Giacomino e Carlino. Da Bologna risposi alla vostra ultima, e alle cortesissime parole del vostro Signor Padre, cordialmente ringraziando. Ora vi avviso che son qui; e qui solitario passerò l’in- verno, leggendo, o fors’anche scrivendo. Come io penserò molto e affet- tuosissimamente a voi, così voi prego che vi ricordiate di me; e qual- che volta mi mandiate di vostre nuove. Se avete costì lettere per me, indirizzatele senza indugio a Piacenza. Io sto benissimo, pieno di sanità, pieno di vigore anche straordinario. Desidero che possiate darmi ottime e liete nuove di voi. Ricordatemi parzialissimamente al Papà, alla 213 Biblioteca Contunate Dan Donino di Sarra FONDI