Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/384

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tivamente perchè si leggeva, è coll’accento, in vece d'e' coll’a- postrofo, ma nella copia che vi mandai credo ch’io lo togliessi. Ecco il senso, cioè quello ch’io voleva dire: Chi si fiderà di rap- presentarvi degnamente quelle sventure, le quali non sarà poco se udite, le crederai? Rincorarsi in questo significato si trova nel Dati, Vite de’ pittori antichi, edizione del 1667 di Firenze, pa- gina 23: Ond'io sarò molto degno di scusa, se non mi rincuoro di spiegarlo a bastanza, e nel Girone dell’Alamanni Canto 6. stanza 43: E dice a Danaino Che se dell'un combatter si rincuora Lasci a lui la fatica del secondo. E nel Lombardelli Senese,' Discorso intorno alla Gerusalemme: Giacche non si rincuora di poter purgarla dell'amarognolo. Vedi rincorare in questo senso nel Caro'1 lett. 205. t. 2. p. 349 fine, ed. Comin. feci loro animo e dissi che non dubitassero ma che mi ubbidissero, essen- doché io mi rincorava di riavere il detto metallo. Cellini, Tr. sopra la Scult. c. 2. Mil. 1811. p. 180. fine, pur mi rincoravo di superare ogni impedimento, c. 5. p. 208. V. Caro lett. 62. voi. I. principio. Ma o questa frase abbia dello strano, o vero, com’io credo, il secondo verso riesca troppo intralciato, non dubito che il luogo, siccom’è impossibile a intendere, non vada cambiato onninamente. Molti altri errori avrete ritrovati nelle canzoni, ma lasciate ch’io vi scusi un luogo che vi dee parer vizioso, e poi cantatemi il proverbio: Scusa non richiesta. Dice la nona strofa della seconda canzone: Morian fra le rutene Orride piagge ec.5 Mi ricordo che in uno de’ vostri articoli sulla Pastorizia del- l’Arici riprendete l’uso di questa preposizione fra in senso d'in o sopra. Contuttociò perchè Morian ne le rutene considerato lo scontro delle due n riusciva duro, e su le rutene non mi garbava, mi servii del fra, e m’arrischiai d’allontanarmi dal parer vostro con questa difesa, che gli antichi, secondo me, hanno costumato realmente di adoperare essa preposizione parlando della parte interiore di qualunque superficie, onde disse il Boccaccio: Un dì ad andare fra l’isola si mise, e altrove: Parecchie miglia, quasi