Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/385

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senza accorgersene, n’andarono infra mare, e Giovanni Vil- lani: Se riandavo tutti in Granata fra terra.6 Non so se que- sta ragione vi parrà buona. Ho saputo che il Conte Perticali avendo letto il mio libricciuolo, non ha disapprovato i versi, ma sì bene la prosa. Come amico, e unico amico, e uomo singo- larissimo nella amicizia, ditemi sinceramente e distintamente i difetti di questa prosa, giacch’è manifesto ch’io da me stesso non li conosco, perchè se gli avessi conosciuti avrei proccurato di schivarli. E così farò p[er] Pinnanzi, se me li mostrerete. Quanto alla lirica, io dopo essermi annoiato parecchi giorni colla lettura de’ nostri lirici più famosi, mi sono certificato col- l’esperienza di quello che parve al Parini, e pare a voi, secondo che mi diceste a voce, e credo che oramai sia divenuta sentenza comune, se non altro, degli intelligenti, che anche questo genere capitalissimo di componimento abbia tuttavia da nascere in italia, e convenga crearlo. Ma fra i quattro principali che sono il Chia- brera il Testi il Filicaia il Guidi, io metto questi due molto ma molto sotto i due primi, e nominatamente del Guidi mi mara- viglio come abbia potuto venire in tanta fama che anche pre- sentemente si ristampi con diligenza e più volte. E perchè il Chiabrera con molti bellissimi pezzi, non ha solamente un’Ode che si possa lodare p[er] ogni parte, anzi in gran parte non vada biasimata, perciò non dubito di dar la palma al Testi; il quale giudico che se fosse venuto in età meno barbara, e avesse avuto agio di coltivare l’ingegno suo più che non fece, sarebbe stato senza controversia il nostro Orazio, e forse più caldo e veemente e sublime del latino. Ma non è maraviglia che l’Italia non abbia lirica, non avendo eloquenza, la quale è necessaria alla lirica a segno che se alcuno m’interrogasse qual composizione mi paia la più eloquente fra le italiane, risponderei senza indugiare, le sole composizioni liriche italiane che si meritino questo nome, cioè le tre Canzoni del Petrarca, O aspettata, Spirto gentil, Italia mìa. Del raccogliere le mie coserelle farò quello che mi consiglie- rete. Del titolo,' mi par tanto piccola cosa, che non sia nè modestia il tacerlo, nè superbia il manifestarlo. Ma vi ubbidirò, anche per li motivi che mi proponete.