Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/414

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fatto in Lombardia alle due vostre canzoni, e gli elogi che ve ne han di retti alcuni letterati. Non poteva essere diversamente subito che la nobiltà dei pensieri, vestiti in armoniosi versi, ed il caldo amor patrio campeggiano in quelle produzioni. Ancor qui mi hanno esternata la loro approvazione quelli ai quali ne ho fatto dono. Il Cav. Pellicani spedì subito un esemplare al suo nipote nel Tolomei di Siena affinchè dal vostro esempio s’infiammasse per gli studj. Dovete per altro per- suadervi che l’argomento delle vostre produzioni ha maggiori attrat- tive per gl’italiani del piccol Reno, del Pò, e della Brenta, che per quelli dell’Arno, del Tevere e del Garigliano. La pace, la sicurezza dei giu- dizi, i buoni ordini di Polizia sono quei maggiori beni che si vogliono dagli uomini riuniti in società. E tutti sanno, che quei tempi di cui richiamate la gloria, quei tempi in cui scrivevano Dante, e Petrarca, e poi Macchiavello, Ariosto e Tasso, quei tempi in cui fiorivano i Buo- narroti, ed i Raffaelli ed armeggiavano i Trivulzi, ed i Castrucci, l’Italia era in preda ai Bianchi ed ai Neri, ai guelfi, e ghibellini, agli Eccelini, agli Oliverotti, ai Valentini, ed a tanti altri simili mostri che colle armi loro, ed altrui facevano di questa Italia un soggiorno infernale. Vi esterno dunque il mio cordiale e ponderato voto, che voi diriggiate i tanti talenti, e le tante cognizioni di cui Dio vi ha favorito, non a piangere con altri fantastici e sibaritici Poeti il supposto valore e la non perduta gloria letteraria dei secoli anteriori, ma a far guerra ai vizj che imbrattano il secolo presente ed a concorrere con gli uomini di buona volontà ad intrecciare fra i rami della nostra perfezionata civilizzazione gl’indefettibili appoggi del Cristianesimo. Se voi girate lo sguardo intorno a voi gettandolo sopra le più belle contrade di Europa, troverete che gli uomini, imbevuti delle idee rivoluzionarie, sono fuori di strada, e che la civil società, per questo solo, è ancora in uno stato oscillante. II genio del male lotta con quello del bene, e voi dovete aguzzare i vostri talenti per combattere sotto i vessilli di questo. La vittoria è certa ed assicura palme immortali. Lasciate ogni piccola occupazione ai poveri di senno, che colle loro caduche fatighe non fanno che portar legna al bosco, empir l’aria di vano rim- bombo, senza speranza di premio vero. L’Ab. Cancellieri non ha ancora riscossi li S. 13.75 spesi per la stampa del vostro libro, ma quanto prima li avrà,2 ed io gli ho fatto leggere il vostro corrispondente paragrafo onde resti giustificato il ritardo del pagamento. Dall’Ab. Fucili ho ritirate tutte le copie presso lui esistenti della