Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/444

Da Wikisource.
240. Di Saverio Broglio d’Ajano.
Macerata 31 Luglio 1819

Mio Amatiss.0 Conte Giacomo In fretta perchè il messo vuol partire e mi è trascorso il tempo col- l’andare in Direzione di Polizia per servirvi. Eccovene il risultato e le massime. Per l’interno non vi occorre passaporto, ma «carta di circolazione per lo stato». Per l’estero il Passaporto in regola di cui vi è necessità indispensabile per escirne. Vi consiglio di far di meno del primo, del quale non può aver biso- gno mai un Conte Leopardi noto e riconoscibile in ogni parte dello stato, e prendere il secondo che è il necessario e (come i scolastici dicono) sine quo non, e che forse ai confini vi sarebbe negato senza la sud.3 carta di circolazione: di più quasi raddoppierebbe la inutile spesa impor- tando tal carta uno scudo, ed uno scudo e mezzo il passaporto, il quale nel vostro caso serve e per l’oggetto di viaggio estero e per la circola- zione nell’interno. Prenderei dunque ed avrei preso ed inviatovi il passaporto anche senza la vostra personale presenza; ma vi è essenziale nello spedirlo di averne e segnarne i connotati della persona; vai dire età, statura, occhi, bocca, naso, mento, capelli o parrucca, ec. insomma tutto ciò che è solito di questa formalità. Voi domani speditemi la nota di que- sti connotati (e credo che sulla mia assertiva non vi sarà sicuramente bisogno di far costare queste corbellerie o p[er] mezzo del Gonfalo- niere o per altro atto autentico), e con essa nota io sicuramente avrò e voi col ritorno di chi mi spedirete, avrete il passaporto per Milano, giacché è necessario un luogo determinato, non rilasciandosi in genere p[er] uno Stato estero. Tanti saluti al Conte Monaldo ed a tutti; e mi ripeto Ser.° ed Am.° X Broglio