Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/461

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249. A Giuseppe Montani.
Recanati 20 Agosto 1819.

Stmo Sig. Professore In somma, benché V. S. non ostante il mio poco merito, non isdegni il commercio delle mie lettere, le poste fanno quello che non hanno potuto fare la mia piccolezza, non lasciando che nes- suna mia le possa arrivare alle mani. Io risposi fino dai 21 di Maggio1 alla sua leggiadrissima dei 5 dello stesso, e non ve- dendo mai replica, pensai che la mia lettera fosse smarrita, come poi m’ha certificato il nostro Giordani. Poco mi dorrebbe delle mie, se la perdita loro non mi privasse delle sue: per la qual cosa la forza del desiderio m’impedisce ch’io mi disperi, e mi con- duce a tentare un’altra volta queste maledette poste, se per disgrazia venisse fatto a qualche mio foglio di penetrare sino costà. Verrò alla meglio riandando le cose ch’io le scriveva nella sopradetta mia [...]2

250. Di Venanzio Broglio d’Ajano.
Recanati 20 Agosto 1819

Amabilissimo Contino Questo, che vi mando, è tutto parto Recanatese. Ieri l’incomin- ciai; in questo punto l’ho finito; e sollecitato propriamente per assog- gettarlo, innanzi io partissi, alla vostra sana illuminata critica. Ve lo mando come abbozzo di scolare al ripulimento avvivamento del Mae- stro.1 Finito l’ultimo verso, non ho riveduta nemmeno la virgola il punto. Stanco d’occhi, e di mente, non vi potrei dire molte cose, mai saprei dirvene belle; siccome assai ben collocate sarebbero in una let- lera scritta ad un letterato vostro pari. Eccovi, dico semplicemente, le mie sestine. Certo ho sbagliato metro, mi sembrano stentate, tra- scurato lo stile, stroppiata la condotta dalla fretta: e da quella male- detta brevità che impongono crudelmente i Censori di Accademie. Cor-