Avrai inteso de’ frammenti della repubblica di Cicerone, trovati
dal nostro Mai in un palimpsesto bobbiese della Vaticana;1 ma la
stampa appena uscirà entro quest’anno. Addio addio.
Recanati 25 Febbraio 1820. |
Stimatiss. Sig. Avv. Padrone ed Amico
Alla sua compitissima de’ 121 andante risposi l’ordinario
passato per mezzo della consegna in data 21 Febbraio. Mi giunge
ora l’altra de’ 19 per la quale e per l’impegno da Lei preso in
ordine alla polizia circa l’esame del manoscritto, ripeto i miei
vivi e sinceri ringraziamenti. Relativamente a tutto il resto, non
ho che aggiungere all’indicata mia de’ 21, la quale credo ch’Ella
avrà già nelle mani. A riguardo poi di quello che V.S. mi dice
del desiderio di cotesto stampatore, io non solo intendo di sod-
disfarlo, ma quando la stampa non fosse ancora incominciata,
ed egli volesse assumerla tutta per suo conto, tirandone quel
numero di copie che gli piacerà, io la cedo a lui di buon grado,
non avendo punto in mira l’interesse dell’edizione, ma solamente
di averne una certa quantità di copie da regalare a’ miei amici,
e di divulgare le rimanenti. E perciò V.S. potrà assicurare lo
stampatore, che incaricandosi egli dell’edizione, io ne comprerò
50 copie al prezzo a cui le porrà in vendita, oltre alcune in carta
soprafina, se egli vorrà tirarne.
Ma forse lo stampatore non vorrà assumere tutta l’impresa,
e forse la stampa per mio conto sarà già cominciata in maniera
che non si possa dar effetto a quello che ho detto di sopra. In
ambedue questi casi V. S. facendo continuare l’edizione per mio
conto nel modo in cui siamo convenuti, e concedendo nello stesso
tempo pienamente allo stampatore la facoltà che domanda, tanto
per le canzoni edite che per le inedite, potrebbe vedere di pro-
porgli per condizione la compra di 100 copie della mia stampa
al prezzo non maggiore di un paolo romano l’una, o anche minore