Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/500

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Avrai inteso de’ frammenti della repubblica di Cicerone, trovati dal nostro Mai in un palimpsesto bobbiese della Vaticana;1 ma la stampa appena uscirà entro quest’anno. Addio addio.

284. A Pietro Brighenti.
Recanati 25 Febbraio 1820.

Stimatiss. Sig. Avv. Padrone ed Amico Alla sua compitissima de’ 121 andante risposi l’ordinario passato per mezzo della consegna in data 21 Febbraio. Mi giunge ora l’altra de’ 19 per la quale e per l’impegno da Lei preso in ordine alla polizia circa l’esame del manoscritto, ripeto i miei vivi e sinceri ringraziamenti. Relativamente a tutto il resto, non ho che aggiungere all’indicata mia de’ 21, la quale credo ch’Ella avrà già nelle mani. A riguardo poi di quello che V.S. mi dice del desiderio di cotesto stampatore, io non solo intendo di sod- disfarlo, ma quando la stampa non fosse ancora incominciata, ed egli volesse assumerla tutta per suo conto, tirandone quel numero di copie che gli piacerà, io la cedo a lui di buon grado, non avendo punto in mira l’interesse dell’edizione, ma solamente di averne una certa quantità di copie da regalare a’ miei amici, e di divulgare le rimanenti. E perciò V.S. potrà assicurare lo stampatore, che incaricandosi egli dell’edizione, io ne comprerò 50 copie al prezzo a cui le porrà in vendita, oltre alcune in carta soprafina, se egli vorrà tirarne. Ma forse lo stampatore non vorrà assumere tutta l’impresa, e forse la stampa per mio conto sarà già cominciata in maniera che non si possa dar effetto a quello che ho detto di sopra. In ambedue questi casi V. S. facendo continuare l’edizione per mio conto nel modo in cui siamo convenuti, e concedendo nello stesso tempo pienamente allo stampatore la facoltà che domanda, tanto per le canzoni edite che per le inedite, potrebbe vedere di pro- porgli per condizione la compra di 100 copie della mia stampa al prezzo non maggiore di un paolo romano l’una, o anche minore