Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/515

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Il nostro caro Giordani il quale ancora dev’esser testimonio della crudeltà di questa furia infernale della mia fortuna in tutto quello che mi appartiene, fino al commercio delle poste, desi- dero che sappia da V.S. che oltre alle mie già perdute di cui l’avvisai questo febbraio, m’avvedo che s’è smarrita parimente un’altra ch’io gli avea scritto ai 6 del passato, e credo che avverrà la stessa cosa all’ultima ch’io gli ho scritto ai 20 dello stesso. Ma che le sue non si perdono, almeno in quelle che vengo rice- vendo non trovo indizio d’altre perdute. E come ho già rotto il mio commercio con qualunque altro, così vedo che non io ma le poste lo romperanno intieramente anche con lui. Degli se. 4. di cui Ella mi dice d’essermi debitore, io le debbo paoli 8. p[erj la Cronica di Dino Compagni, paoli 3. per le prose Giordani da Lei speditemi tempo fa, e hai. 16 di errore nella spedizione dell’importo dell’Eusebio; in tutto s. 26. Sicché il mio credito si riduce a s. 2.74. Quanto alla dedica immaginata dallo stampatore, p[er] dirle una parola anche di questo, io non troverei difficoltà di accor- dargliene il diritto, quando 1. la bassezza ricadesse tutta sopra di lui, vale a dire la dedica fosse fatta intieramente a suo nome, 2. non pregiudicasse alle mie prose, delle quali la prima non può fare ostacolo, essendo una dedicatoria di un’altra edizione, e qui solamente ristampata come si costuma, e la seconda nean- che, essendo una dedica particolare dell’ultima canzone (secondo la correzione ch’io le raccomandai nell’ultima mia 17. p.p.) fat- ta dall’autore e non dallo stampatore, anzi come una lettera di accompagnamento. Quando per questo lato l’affare si com- binasse, io le potrei spedir subito i 10 o più scudi necessari per la compra delle 50 copie ch’io ne torrei. Nel caso contrario ch’è il più naturale, quanto agli esemplari a stampa corretti, e ni manoscr. io la prego a bruciarli o a farne quello che le sarà in grado, essendo chiaro che differendosi la stampa non ser- vono più a nulla, perchè le canzoni sono p[er] la maggior par- ie adattate al momento, e massime quella al Mai che doveva uscire mentre è calda la fama della sua ultima e più strepitosa scoperta.