Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/545

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ne’ giorni di Posta mi trovo con tante Lettere, che assolutamente il proposito fatto di scrivervi in quel giorno se ne và a monte, in voi poi temo che sia effetto di quella malinconia che domina l’animo vfo la quale vi toglie a voi ed agli Amici, voi non volete sollevarvi nè essere sollevato e però non ve ne procurate alcun mezzo. Mi avete assicu- rata che la mia Amicizia vi è cara, vi solleva vi piace, dque debbo cre- dere che vi serva di piacere lo scrivermi, non lo fate! dque conosco esser voi che alimentate le vfe tristezze. Caro Giacomo scuotetevi, io voglio che mi scriviate qualche volta, e se non servirà ad altro, ser- virà per dire a me che vi ricordate della vfa Zia amorosa, e per sentire da me che mi siete carissimo. Ciò è tanto vero quanto è vero che esi- sto e se potessi rendervi felice lo farei a costo di qualunque mio inte- resse non solo, ma sacrificio di qualunque cosa. E voi non potete a me sagri ficare alcuna cosa? E che cosa mai, sono certa che mi rispon- dete; eccolo. Il sacrificio di quella tristezza che vi accompagna, se non sempre almeno in qualche ora del giorno; intendi di compiacere tua Zia e sollevati per quanto puoi per amor mio. Provo una dolce lusinga che lo farete e ciò mi consola; allorché [szc] mi darete vfe nuove rag- guagliatemi di vfa salute perfettamente. Mamma mi fà sperare che anderete in campagna qualche giorno. Ah quanto volontieri io mi ci troverei. Assicuratevi mio Caro Giacomo che io non ho fatto mai sacri- ficio più grande quanto ne fò in quest’anno non venendo a trovarvi. Si riunirebbero tante cose gradite al mio cuore venendo in Recanati che io proverei un vero contento, ma per quest’anno il mio destino è di bruciare tra queste quattro grandiose Mura, ma ardenti, e ardenti in modo che si stupidisce lo spirito il quale non sente che la fiacchezza della stagione. Se Dio mi dà vita l’anno venturo voglio esser fra voi, allora dirò tante cose in voce che in iscritto non saprei. Basta, voi man- tenetemi la vfa Amicizia che io valuto più di quello che potiate cre- dere, e datemene qualche prova col impiegarmi in cose di vfa utilità. Salutate li Genitori e li Fratelli, compresa la mia Paolina, il Cavre1 e mia Figlia vi salutano, vogliatemi bene davvero e credete che io son ben di cuore la vfa Affma Zia Melchiorri.