Sig. Avv. Padrone ed Amico Stmo
Coll’ultimo ordinario ho ricevuta la sua gentiliss. 8 corrente
insieme colla nota stampa,1 della quale sono soddisfattissimo,
e la ringrazio cordialmente, in particolare per la correzione che
ho trovato esattissima, eccetto in un solo luogo, cioè nell’8v"
verso dell’ult. strofe, dove si legge, seco è 7 sapiente, dovendo
dire, sceso è 7 sapiente.2 Siccome questo errore impedisce affat-
to d’indovinare il mio sentimento, perciò mi prenderei l’ardire
di pregarla, a volerlo far correggere a mano, non dico in tutte,
ma in un certo numero di copie. In quelle che V. S. si compiacerà
di spedire a me, come son per dirle, lo correggerò io stesso, e
perciò non accade ch’Ella se ne dia carico.
Riguardo all’uso delle dette copie, io desidererei che V.S.
mi facesse il favore di farne aver cinque al nostro Giordani,
com’eravamo convenuti altra volta. Cinque altre la suppliche-
rei a volerne mandare in mio nome costì in Bologna ai Sigg.
Conte G. Marchetti, Prof. Costa, Prof. Schiassi, March. Ange-
lelli, e Cav. Strocchi.
La prima volta che V. S. mi scrisse intorno a questa edizione,
si compiacque di esibirmi l’opera sua per qualche legatura se
occorresse. Ella veda ch’io non lascio di profittare d’ogni sua
gentilezza. Le spedisco franche per la posta quattro copie delle
mie due prime canzoni in carta velina, perchè V.S. mi voglia
favorire di farle legare costì, con una semplicità elegante, come
meglio nel resto crederà, insieme con altrettante della nuova
canzone, vale a dire ciascuna copia delle prime con un’altra della
seconda. E si compiacerà poi di ragguagliarmi della spesa che
sarà occorsa, così per questo, come per qualunque altra delle
cose dette o che son per dire.
Io non so se la Sig.“ Martinetti3 si trovi ora costì. Trovan-
dosi, prego V.S. che le voglia fare avere per mia parte una di