Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/568

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del tutto chi sia. Mi ha dispiaciuto nell’anima sentire che il vro S.1 Padre non si muoverebbe per questo: eppure Egli potrebbe tutto. Io ho prova che i pari suoi quando parlano davvero ottengono ciò che vogliono. - Vi ho già detto che il Co. Trissino per la proibizione della vra Canzone, non l’ha ancora ricevuta. Il vro scrupolo è dunque- vano, e già mi pareva impossibile, perchè i nobili veneti sono corren- tissimi, e io mi trovo in corrispondenza con alcuni che si lamentano sempre perchè non iscrivo loro in Voi. Io scrivo al Trissino con il pros- simo Corriere, e non mancherò di fare le vostre parti. - Mi riserbo a parlarvi delle donne a migliore momento. Sono pieno di fastidj per un certo lavoro commessomi in oggetto di Avvocatura, che è l’argo- mento per me il più noioso, e stucchevole, e che io riguardo ancora come detestabile, giacché l’arte avvocatesca è una delle piaghe dei moderni egitti, e se mai non ne foste persuaso, per questa volta crede- telo al vecchiaccio del vro amico. - Ricordatevi però che non voglio sentirvi con l’animo agghiacciato. Io de’ vostri anni non ero tale. Ora poi le disgrazie, e le bastonate del Mondo mi hanno ridotto con le orecchie basse, melanconico, e lento come sono gli asini de’ Villani, che erano sì lieti e vispi quando furono somarelli... Che bel paragone! Oh sì! A me và benissimo. Addio egregio Signore. Io vi abbraccio con il più tenero affetto, e vi riverisco con tutto l’ossequio che meritano le vre virtù. il vro Serv. e A.0 P. Brighenti

334. A Pietro Brighenti.
Recanati 18 Settembre 1820.

Mio caro amico. Mi consolo e congratulo della salute ricu perata, e ve la raccomando per l’avvenire. Di quello che mi dite, e che avete fatto intorno alla mia Canzone, vi ringrazio cor- dialmente. Il pacco che mi avete mandato non è ancora giunto. Se sapessi a chi l’abbia indirizzato il Pozzi in Ancona, potrei farne ricerca. Voi non mi dite a chi debbo spedire il prezzo del Foscolo. Fate ch’io sappia l’intero di quello ch’io vi debbo pre- sentemente, acciocché ve lo possa spedire insieme col nuovo