Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/572

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io vi assicuro che assolutamente avete tto ciò che può conciliare della stima e dell’affetto, ma la vfa malinconìa vi fa credere tto l’opposto, dque credetemi che le mie espressioni non sono esagerate, e che il mio affetto per voi è sincerissimo. L’altra cosa di che devo lagnarmi, è il non sentire in punto alcuno scossa la vfa tristezza anzi accresciuta da voi med.° ad onta delle insinuazioni di que’ che vi amano, e pchè mai ostinarvi ad essere il vfo nemico, a voler coltivare una malinconia elu- vi rovina, che vi toglie la salute, che vi rende sempre più pesante a voi stesso? Voi mi assicurate in una vfa che vivete per le persone che vi amano, che tra qte contate me, la vfa buona Nonna, e poi ci afflig- gete ambedue, col voler coltivare un malumore che ridonda tto in vfo danno. Capisco che non trovate cosa che vi sollievi, ma caro Giacomo tante volte questa nfa fantasia ci dipinge delle immagini tanto nere che poi non lo sono in sostanza e se volessimo aprire gli occhi vedres- simo che non è effetto della cosa in se, ma de’ nfi sguardi già ottene- brati. Cercate in qualunque modo di svariarvi, nella natura troverete delle delizie che non troverete mai nel silenzio di una Camera, procu- rate di andare qualche volta in campagna, fate del moto, in somma Figlio mio non vi avvilite e pensate che la vita è un bene, ma se ce la rendiamo così pesante diviene un tormento. La Religione di cui voi certamente siete provveduto vi darà di Lumi onde soffrire la situa- zione vfa con rassegnazione, ed in essa troverete compensi che fuori di essa non troverete mai. Non vi ostinate Giacomo mio, contro voi med.° ed obbedite a chi vi ama di cuore. Vogliatemi bene e non mi date il dispiacere di sentirvi malato. Sperate nella Provvidenza che la vfa situazione si cambierà e consolatevi con questa dolce lusinga. Rispondetemi pure a Roma da dove le Lettere mi vengono subito, e non tardate a farlo. Li miei occhi stanno piuttosto male, e l’applica- zione mi nuoce assai, e mi toglie per conseguenza le più belle risorse che io avessi, il leggere, lo scrivere, e così accostarmi agli amici, il lavoro, mio grandissimo sollievo, per cui mi trovo talvolta e stranita e sperduta, ma che volete fare! Conviene piegare il capo, e tirar via. Non mi avvilisco però cerco sollievi ove posso e vi dico il vero tiro a campare (malgrado che avrei tante cose che mi affliggono,) meno male che si può. Fate voi altrettanto e ve ne troverete bene. Addio Amico, Nepote, tto quello che volete. Vogliatemi bene e fatemelo vedere coll’obbedirmi. Addio. Sono la vfa Affma Zia. Salutate tfi di Casa in specie la mia Cara Mamma e la Sorella vfa.