Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/709

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cazione del cuore e dei sentimenti, la quale non posso trovare appresso i miei ospiti, quantunque non mi lascino mancare di nessun’altra cosa o necessaria o comoda. Ma i principi e gli ele- menti eterocliti ed affatto anomali di cui sono composti i loro naturali, e il disordine incredibile e inconcepibile che regna nel giornaliero di questa famiglia, non mi lasciano esser con loro altro che forestiere. Sono stato dalla Contessa Mazzagalli,1 la quale ho trovato bene, e le ho fatto i suoi saluti e quelli della March. Roberti. Ringrazia e saluta Lei e la Marchesa, alla quale forse a quest’ora avrà scritto in proposito. Sono anche stato a posta dal P. Trachini, il quale è molto invecchiato, ma il suo aspetto è sano. Ha gradito la visita, e la memoria ch’Ella tiene di lui, e m’ha incaricato di riverirla da sua parte. Di qui a pochi mesi, o forse a pochi giorni, compie il triennio del suo Procura- torato generale, e potrebb'essere che tornasse a stabilirsi costì. Ho mostrato a Melchiorri la descrizione ch’Ella mi consegnò della medaglia iscritta M. CARR. L’ha fatta vedere ad Alessan- dro Visconti che passa per il primo Numismatico di Roma, e (dicono costoro) d’Europa: e questi ha creduto che la medaglia appartenga alla famiglia Papiria, e che l’iscrizione si debba leg- gere m. carb. cioè M. Garbo. Così veramente la riportano il Vail- lant, l’Ekhel ed altri, come ho veduto io medesimo: e la descri- zione che fanno della medaglia, concorda appunto colla sua. Farò ricerca delI’Arvood, e s’altro m’occorrerà in materia Bibliogra- fica che faccia a proposito, non mancherò d’avvertirla. Cercherò anche il noto opuscolo di San Girolamo nell’edizione Vallar- siana, ch’è l’ultima e la più completa, delle opere di questo Padre. La ringrazio molto delle notizie ch’Ella mi dà, e godo che il fratellino stia meglio: desidero sapere che sia guarito, e spero che Ella o altri non lascerà di darmi notizia di lui ne’ prossimi ordinarii. Del Grutero non dubito che non sia cosa magnifica, com’Ella dice, e son certo ch’è utilissima, e poco meno che neces- saria, massimamente a una Biblioteca. Quanto ai letterati, de’ quali Ella mi domanda, io n’ho veramente conosciuto pochi, e questi pochi m’hanno tolto la voglia di conoscerne altri. Tutti pretendono d’arrivare all’immortalità in carrozza, come i cat-