chè, li Ducati 10. francati qui il dì 20. Decembre, per li quali l’Ammi-
nistrazione Postale, che subito li inviò, scrive oggi opportunamente.
Voi fateli nuovamente ricercare anche colla scorta del consueto rica-
pito officiale qui accluso e datemene conto.
Ieri ed oggi, Feste precettive, non si è aperto che per momenti l’Uf-
ficio Municipale. Domani vedrò come sta l’affare di Sorini, ed egli,
prima o dopo, avrà senza meno quanto regolarmente gli compete. Se
mai dimenticassi l’ultimazione di questa lieve pendenza ricordatemela,
e fratanto ditegli ch’io gli voglio bene ancorché mi facesse la brutta
figura del partire e burlarmi in quel modo.
Anche qui il freddo si fa sentire straordinariamente. Siamo da alcuni
dì sotto neve, ma apprendo dalla vostra che in Roma pure si trema,
e che il tanto vantato clima di Roma è dolce quando l’inverno è dolce
per tutto. Noi fratanto ci garantiamo coi nostri bravi camini, e costì per
non fare torto al clima si battono i denti senza compenso.
Il nostro Metastasio è intiero. Ne avevo alcuni Tomi di più che
forse diedi al Cav. e forse uno di essi è il settimo da voi veduto.
Pietruccio è in collera con voi perchè supponeste scritta da Luigi
la lettera che spontaneamente vi scrisse egli col pugno suo. Vorrebbe
poi sempre scrivervi, e mi è addosso perchè gli righi la carta, e metta
in ordine i suoi sentimenti.
Mi dispiacciono assai li vostri geloni, e li credo nati e conservati
dalla mancanza del fuoco. Vorrei sperare che guarissero col cessare
della tramontana. Tutti vi salutano, e grazie al Signore stiamo bene.
Vi abbraccio di cuore e prego il Signore perchè vi benedica. Addio.
Il vro aff.mo Padre.
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Di Pietro Brighenti. |
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Adorato Amico: V’ingannereste a partito, se mai credeste che il
mio silenzio fosse nato da un senso di vendetta; e se Io dite per una
burla, ve lo perdono, ma se il diceste davvero, me ne mortificherei.
Fui e sono occupatissimo, e allorché il freddo incomincia, esso m’ir-
rita così i nervi che mi toglie tre quarti del mio vigore, e mi gela tal-
mente, e mi avvilisce, che mi obbliga a stare accanto al fuoco dal