Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/779

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di sì lunghi digiuni: scrivimi scrivimi di te: dammi conto de’ lavori che hai fatti, di quelli che hai meditati: avvisami delle tue amicizie, delle conversazioni; de’ tuoi disegni e speranze circa la fortuna. Caro Giacomino: io vorrei esser continuamente con te; supplisci per quanto si può scrivendo. Io ti ammiro, io ti adoro; non so esprimere come e quanto son cosa tua. Dì a Mai che lo ringrazio di tutte le cortesie che ti fa: dì a te stesso che io ti adoro sempre. Addio Giacomino infi- nitamente caro: addio; scrivimi scrivimi.

520. A Carlo Leopardi.
[Roma] 20 Febbraio [1823]

Ricevo la tua dei nove, nella quale smentisci le mie imputa- zioni ingiuriose alla tua costanza e alla tua esperienza in amore, e non mi lasci che rispondere. Non so chi ti abbia scritto del pranzo di Mai. Te ne scrissi io in altro proposito,1 ma questo fu in data posteriore alla tua lettera. Veramente poche consola- zioni potrei provare uguali a quella di vedere effettuato il pro- getto che mi descrivi, circa il matrimonio di Paolina. Son certo che dal tuo lato non lascerai cosa che possa giovare a questo effetto. Non so e niuno può sapere se Paolina sarà contenta nel suo nuovo stato, e con questo compagno; ma tutti sappiamo di certo, che per lei non v’è miglior partito, anzi nessun partito, se non quello di maritarsi presto, e se è possibile, con un gio- vane. Salutala tanto da parte mia, ed esprimigli i miei senti- menti come tu credi: in séguito dammi nuove di questo affare. Venerdì, 15 febbraio 1823 fui a visitare il sepolcro del Tasso, c ci piansi. Questo è il primo e l’unico piacere che ho provato in Roma. La strada per andarvi è lunga, e non si va a quel luogo se non per vedere questo sepolcro; ma non si potrebbe anche venire dall’America per gustare il piacere delle lagrime lo spa- zio di due minuti? E pur certissimo che le immense spese che qui vedo fare non per altro che per proccurarsi uno o un altro piacere, sono tutte quante gettate all’aria, perchè in luogo del pia-