Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/886

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che Monsig. Trevisani ne ha riscosso una sola. L’altra sarà rimasa ne’ gorghi della posta, o se ne sarà servito chi avrà voluto. Però, usciti i volumi seguenti, potrete lasciar di mandare a Mons. Tre- visani più d’una copia, perchè il secondo esemplare non è stato mai riscosso nè da lui, nè molto meno da me. Vi ringrazio molto distintamente delle notizie che vi pren- dete la pena di darmi sopra la stampa ch’io progettava. Vi dico in verità che improntare a dirittura 60 scudi, per ora non posso. 10 contava di spenderne una quarantina, che avrei pagati subito e donati. Capisco però che allo stampatore è indifferente che 11 denaro sia improntato o donato, perchè anche improntato non lo restituirebbe mai; specialmente quando si fosse convenuto ch’egli si dovesse prima rifare della sua metà; della quale egli non direbbe mai di essersi rifatto. Parlo generalmente, e p[er] esperienza d’altri stampatori, non di quelli di Bologna. Vi dirò ancora che il prezzo di 7 scudi per foglio, non è straordinario, ma è tuttavia de’ più forti, e uno di quelli dove gli stampatori guadagnano la metà: sicché io credo che pagando 60 scudi, paghe- rei veramente l’intiera spesa, e farei a metà del restante. La mostra che mi favoriste, e che torno ad accludere come voi volete, mi soddisfa molto p[er] la carta. Il carattere tondo mi pare, se non altro, male stampato, e peggio il maiuscolo. Il cor- sivo mi par veramente poco di bello. Ma di questo la mia stampa non avrebbe gran bisogno. Tutto si riduce in somma a questi termini, che voi mi diciate se credete possibile di stampare costì un quindici fogli, nella carta della mostra, con caratteri di medio- cre nitidezza, in numero di 500 esemplari, colla spesa di una quarantina di scudi non improntati, ma dati assolutamente. Se non lo credete possibile, mi converrà differire il mio pensiero ad un altro tempo. Il sesto delle opere di Giordani, la stessa carta ec. mi soddisfarebbe moltissimo, e il mio libro anche in questo sesto non porterebbe più di quindici fogli. Solamente bisognerebbe che si potessero diminuire alquanto i margini late- rali, perchè altrimenti molti versi non caperebbero in una riga. Se avete avuto pazienza di leggere tutte queste ciarle, e di non darmi al diavolo, siete un grand’uomo, e vi stimo più che per lo passato.