Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/963

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presto la traduzione; ma bisogna che egli mi mandi subito un esemplare greco o greco-latino dell’ultima edizione dei Carat- teri, che si possa avere costì. Fategli, se credete, questa propo- sizione per parte mia. Conoscendo, come conoscete certo, la mia amicizia, non potete dubitare della parte che io prendo ai rammarichi vostri, di cui mi parlate. Voi dite ottimamente che non è possibile non sentirli, e che nondimeno bisogna farsi corag- gio a sopportarli. La filosofia e le lettere vi saranno senza dub- bio di un gran conforto, e se oltre a queste cose che sono in voi, aveste anche bisogno della consolazione esteriore dell’ami- cizia, assicuratevi che io v’amo infinitamente e divido con voi tutto il dolore dei vostri travagli. Seguite a far petto forte con- tro la fortuna, comandatemi e credetemi sempre vostro affe- zionatissimo cugino ed amico G. Leopardi.

658. Di Giuseppe Melchiorri.
Roma 30. Xmbre 1824.

Caro il mio Giacomo. Ho ricevuta l’ultima tua e mi affretto a rispon- derti. Credo benissimo che non abbii ricevuto niente di tutto ciò che ti voleva mandare giacché in verità non ho ancora mandato niente. La ragione si è che volevo aspettare di mandarti tutto assieme, e mi manca un volgarizzamento di un opuscolo di Plutarco, una Canzone non pessima d’un mio amico, e molto più un esemplare ligato delle Correzioni Eusebiane. Queste già sono dal legatore, e spero che que- st’altro ordinario potrò spedirti tutto. Il prezzo della ligatura sono scudi 2. e baj. 50. vale a dire mezzo grosso l’uno. Onde potrai mandarmi E 12.50. prezzo di stampa e ligatura. Riprenderò la tua lettera, e datene le copie che tù m’imponevi in quella, le altre le serberò per te, per disporne secondo il tuo avviso. Ho di già prese le notizie che mi richie- deste intorno al n.° del verso d’Eschilo, e sulPAmaduzzi. Eccole: Prometeo, v. 348. - Teipoua’ A-iXavro?, ò<; Tipo? £a7tépou<; xóttou?. Edit. de Pauw. 1745. To. I. p. 40. Anecdota Litter. To. I. p. 9.