I
GIACOMO LEOPARDI
1107. |
Ad Antonio Fortunato Stella. |
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Sig. ed Amico amatiss. Non ho risposto finora alla sua cma
30 Giugno, perchè il Sig. Molini, non sapendo il luogo del mio
alloggio, tardò a mandarmela; e perchè prima di rispondere, io
voleva pur vedere il Sig. Molini. Ieri finalmente lo vidi nel suo
studio, e mi disse molte cose obbliganti. Non gli chiesi però,
nè ricevetti da lui nulla.
Le rendo grazie infinite dei doni che ella mi annunzia spe-
diti, tutti i quali mi saranno sommamente cari. La Galleria del
mondo sarà segnata a di Lei credito da Brighenti, per conto
del quale era la commissione.
Eccole la Prefazione della Crestomazia. Desidero che sia di
sua soddisfazione. Se ella vi bramasse qualche aggiunta, o qualche
cambiamento, me lo indichi, e sarà servita. Mi pare di avere
accennato con distinzione e con chiarezza, ciascuna delle qua-
lità che differenziano quest’opera dalle altre di simil genere.
Ora son dietro ad ordinare i materiali della Enciclopedia.
Spero che sarà un’opera che si farà leggere per forza da ogni
sorta di persone.
Saluti affettuosissimi a tutti i suoi. L’abbraccio di vero cuore,
e mi ripeto
suo cordialiss. amico e sre
1108. |
Di Carlo e Paolina Leopardi. |
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[Recanati] 13 Luglio 1827. |
Buccio mio caro. Ho un male che non puoi credere ai tuoi occhi
e ai tuoi denti. Ti giuro che ne soffro assai, ma non vorrei che fossi
così sollecito a sottoporti al dentista. Primieramente, se è affai- di umori,
come sembra pel concorso della flussione agli occhi, come c’entra l’ope-