Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/118

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cato ecc. e, fatta abiura delle massime antipolitiche, e anticattoliche, ha bruciate tutte le scritture oscene, scandalose ec. ec. Si pretende che abbia bruciato anche la traduz.c inedita della Pulcella, ma altri dicono che la moglie non ha voluto consegnarla, ed altri che venne consegnata al Frate, e che il Frate non l’ha bruciata. Il nostro buon Vieusseux che mi scrisse non essere piaciuto il mio Manifesto sul Monti (certo perchè dissi che Monti non approvava le massime antipolitiche) ora dovrà confessare che io alla qualità di Editore unisco quella di Profeta. Un sig.r Francesco Viviani di Vicenza verrà a fare la tua cono- scenza, portandoti una mia lettera. Egli mi è stato diretto dal mio Amico Milan: è colta persona, e mi è parso ammiratore sincero della Virtù; quindi a te lo indirizzo, ed egli ti parlerà del conte Trissino, di cui è conoscente. Sarà inutile che ti dica che è amico di Giordani. A proposito di Giordani, ho inteso da questo S.r Viviani che il fra- tello di Giordani è morto, e che gli ha lasciato 1300 scudi in danaro sonante. Se Giordani volesse investire questo denaro con ipoteca a frutto, lo impiegherei nello Stabilimento tipografico, e gli farei fare la sicurtà dallo stesso d. Masi. Non ti dò incarico di parlargli di ciò, perchè non vi sarebbe delicatezza che io suo amico, usassi di un suo amicissimo per chiedergli quella somma. Sarebbe a mio avviso lo stesso che volerlo forzare ad un sì che non gli fosse a grado. Bramerei sola- mente che tu potessi dirmi come egli pensi d’impiegare quel capitale; il che è facile che esso dica; e a norma della sua risoluzione mi regole- rei a parlare o a tacere. Mi raccomando sempre ch’egli non penetri nulla di tale mia ricerca. Mi avete fatto tornare il fiato in corpo a dirmi che non pensate di stabilirvi costì! Io vorrei pure che vi gradisse Bologna, dacché io vivrò in questa città il restante de’ miei giorni. Sospiro il momento di rivedervi, e sano, e pienamente rimesso di quel vostro malore agli occhi. Possibile che codesti Fisici non trovino rimedio a simile inco- modo? Li sento pure tanto lodati, appunto per la loro scienza di gua- rire i mali degli occhi! Tenetemi di spesso informato come stiate. Que- sto è ciò che in tutta Firenze veracemente mi preme. Non ho anche messo mano alle operette di Marchetti, perchè ancora non mi ha spedito il MS. Fecemi avvertire che l’avrei avuto in questa settimana, e allora si comincierà. Il Marchetti è da [parola illeggibile] in campagna. La Contessa Bugami mi ha incaricato di un pachettino, cioè di un libretto suo (nella dedicatoria soltanto) per passarne una copia a Voi,