Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/140

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ceri ringraziamenti della Sua cortesia: spero prima che spiri il mese di poter dire tutto quello che altrimenti scriverei: giacche [sic] parto fra li 24 e 27 per andare a Berlino con un corriere che ci si reca di qui. Mi permetterà che stabilito il tempo preciso della partenza, io ne Le dia avviso, per saper dove trovarla al momento, perchè al più potrò restare a Firenze un giorno. Intanto il sig. Barone de Savigny che Le presenterà queste righe Le dirà quanto è desideroso Niebuhr di avere le Sue nuove, e come fà conto di Lei per fornirgli per il Museo Renano1 che pubblica, degli articoli filologici, archeologici, antiquari, storici; Iscrizioni - Notizie e collazione di Codici. Egli sopra tutto desidera di stampare il Suo inedito di Libanio e (se non isbaglio) altro scritto che copiò alla Bar- berina, e che pare non sia ancora stampato. Il Libraro del Museo dà per ogni foglio circa 6 Francesconi e mezzo di onorario: cosa assai meschina che Niebuhr non oserebbe esibirle, se non sapesse che questo punto non L’interessa. Fra due mesi si pubblicherà PAgathias Ex recens. Niebuhrii, come x.° Volume della nuova edizione de’ Bizantini, che sotto la sua dire- zione si pubblica a Roma. Se Ella sapesse chi sarebbe pronto ed abile per collazionare dei Codici per questa edizione a Firenze, come ancora chi volesse copiare gli Scholi Ravennatensi dell’Aristofane, Ella obbli- gherebbe infinitamente Niebuhr. Niebuhr desidera ancora di sapere se si trovassero i seguenti libri: Foggini Corporis Scriptorum Hist. Byz. Nova appendix. Rom. 1777 fol. Ioseph Genesius ecc. Volumen Supplem. ediz. Venetae Byzant. Leonis Allatii STMMIKIQN De Georgiis Di tutti quei non trovo attualmente nessuno: se Ella potesse con due righe indicarmi se ed a che prezzo si trovano colà, potrei giudi- care se dovessi o no lasciare qui degli ordini durante la mia assenza. Scrivo questo nella supposizione che gli occhj stanno bene. La tra- duzione francese ha dovuto essere da lui ricorretta da capo: spero dun- que che adesso non tarderà di essere pubblicata. Niente farà più pia- cere a N. che di sentire che Ella vuole annunziare questa Opera - che farà epoca nella Letteratura dotta ed istorica - per l’Italia. Non aggiungo altro: il Sig. de Savigny, a Lei ben noto per le sue celebri opere, Le dirà sopra gli oggetti accennati quanto desidererà di sapere.