Mi conservi la sua pregiatissima amicizia. Con inalterabile attac-
camento e somma considerazione
Suo obblmo devmo amico Bunsen |
Roma ii Settbre 1827
1140. |
Di Antonio Fortunato Stella. |
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Signore ed amico amatiss.
Benché sia quasi in atto di montare in legno per andare a Varese
colla mia famiglia, non voglio lasciar senza risp.a la cariss. sua dell’8.
In prima si compiaccia di leggere l’inclusa diretta al Piatti,1 e gliela
faccia tener subito, ancorché Ella avesse fatto tratta sopra di me. In
questo caso, lasci pur che egli le mandi il denaro; ma gliel ritorni però,
dicendogli ch’Ella è stata rimborsata per altra via.
Di poi vegga quanto scrivo all’amico Moratti2 e si valga di lui al-
l’occorrenza. Questo mezzo, ch’era il più ovvio, non mi è venuto in
mente che in questo momento.
Oh vorrei pur ricever da Lei lettere più consolanti! Io soffro assai
nel sentirla star male. L’abbraccio teneramente
Il suo vecch. cord."10 am.“ e serv.
Ant. Fort. Stella
P.S. Tengo una copia del Mazzo di fiori, che le manda in dono il
conte Pagani-Cesa, e che le farò tenere con prima occasione.
[Firenze 20 Settembre 1827] |
Pregiatissimo Sig. Cavaliere
Le sue espressioni verso di me sono piene di quella genti-
lezza, la quale se non mi fa meraviglia, perch’io vi sono acco-