Ora questi versi li ho diretti a te, e per darti argomento dell’onore
in che tengo la tua sapienza, e dell’amore che ti porto, e della gratitu-
dine che ti serbo per quell’Epistola che mi scrivesti.
Pma: per altro di pubblicare questi versi io le ne chiedo licenza;
e se così ti piacesse te li manderò ancora acciò tu li veda; ma ciò por-
terebbe lunghezza di tempo etc.
Fa liberamente di dirmi il tuo consentimento e il tuo volere.
Tienmi sempre raccomandato al nostro Giordani, e quanto più sai
ama
Il tuo C. Pepoli
B[ologna] 17 9“ 1827
1169. |
Di Antonio Fortunato Stella. |
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Amico amatiss.
Godo di sentirla in Pisa, e contenta di codesto clima. Credo che
lo sarà anche delle persone, e particolarmente del mio buon amico prof.
Rosini che la prego salutare cordialmente.
Nell’incertezza ch’Ella non si trovasse a Firenze, le ho scritto una
lettera colà raccomandandola ad un amico perchè se Ella non vi si tro-
vasse, la spedisse a Massa. Come temeva di qualche smarrimento, così
ne volli tener copia, e qui sotto gliela fo trascrivere. Ad essa copia
aggiungo che la ristampa della Crestomazia a Torino non fu che un
equivoco. Sarò contento se mi daranno il tempo di spacciarne un qual-
che numero di copie colà. -
All’amico Moratti, per gli assegni mensili, scrivo questa sera ch’Ella
si è trasferita a Pisa.
L’abbraccio di tutto cuore.
Il suo vecchio cordiale amico.
Ant. Fort. Stella
P. S. Non tarderà la mia Casa a far spedizione a codesto sig. Nistri.
Con tal mezzo Ella riceverà i libri che son pronti per Lei.