1181. |
Di Antonio Fortunato Stella. |
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Amico amatiss.
Più che ad altro, Ella dee pensare alla sua propria salute, che m’è
al certo più cara del mio interesse: così rispondo alla gratiss. sua 23
dello scorso. In conseguenza, che la Crestomazia poetica mi venga qui
in settembre od anche qualche mese dopo, purché mi venga col minor
suo incomodo, io ne sarò contento.
Ho piacere ch’Ella abbia scritto al Monti. Il buon vecchio non le
risponderà perchè gli trema troppo la mano. Nel vederlo che farò un
di questi giorni, son certo che mi dirà qualche cosa per Lei.
Tutti i miei la riveriscono; ed io l’abbraccio teneramente
Il suo vecchio cord."10 am.co e serv.
Ant. Fort. Stella
1182. |
A Monaldo Leopardi. |
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Carissimo Sig. Padre
Le scrivo per desiderio di vedere di quando in quando i suoi
caratteri, dei quali son privo da ben lungo tempo, e i quali Ella
sa bene che io desidererei non di quando in quando, ma spesso,
se ciò potesse essere senza incomodo e disturbo suo. Dopo una
lunghissima irresoluzione circa il dove passar questo inverno,
finalmente mi sono determinato a passarlo qui, per aver la pos-
sibilità di passeggiare assai, stante la bontà del clima, l’aria poco
ventosa, le strade della città buone, e con ombra sufficiente per
poter camminar di giorno senza sole. Sono venuto qua prepa-
rato a patir molto, per non istar male di salute, il che è per me
inevitabile quando sono costretto a passar mesi interi senza pren-
der aria e senza far moto: alla primavera comincio a cadere in
mille incomodi, che mi durano tutta l’estate, come mi è acca-