all’ora solita del caffè. Forti è il solo fedele. Montani ha terminato
infine il secondo articolo sul Foscarini, che mi pare molto buono. L’An-
tologia di 9emb-Xemb verrà fuora verso il io di Genn., ed è tale da
non far mutar pensiero al Governo Sardo, che ha creduto nella sua
saviezza di dover proibirla (l’Ant.3) per l’anno p. v. - questa misura
mi toglie 45 associati. Del resto, resti fra noi questa poco buona nuova.
Addio - Vostro aff.mo
II Direttore in angustie.
1198. |
A Monaldo Leopardi. |
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Carissimo Sig. Padre
La carissima sua ultima non ha lasciato di contristarmi sen-
sibilmente coi rimproveri, quantunque amorosi, che essa con-
tiene. Ella mi riprende dell’aridità delle mie lettere, la quale
deriva da mancanza di materia, ed è comune a tutte le lettere
mie, perchè la mia vita è monotona e senza novità. Ella deside-
rerebbe che io vedessi il suo cuore per un solo momento, e a
questo proposito mi permetta che io le faccia una protesta e
una dichiarazione, la quale da ora innanzi per sempre le possa
servir di lume sul mio modo di sentire verso di Lei. Le dico
dunque e le protesto con tutta la possibile verità, innanzi a Dio,
che io l’amo tanto teneramente quanto è o fu mai possibile a
figlio alcuno di amare il suo padre; che io conosco chiarissima-
mente l’amore che Ella mi porta, e che a’ suoi benefizi e alla
sua tenerezza io sento una gratitudine tanto intima e viva, quanto
può mai esser gratitudine umana; che darei volentieri a Lei tutto
il mio sangue, non per solo sentimento di dovere, ma di amore,
o in altri termini, non per sola riflessione, ma per efficacissimo
sentimento. Se poi Ella desidera qualche volta in me più di con-
fidenza, e più dimostrazioni d’intimità verso di Lei, la man-
canza di queste cose non procede da altro che dall’abitudine
contratta sino dall’infanzia, abitudine imperiosa e invincibile,
perchè troppo antica, e cominciata troppo per tempo. Se io non